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Ralf Schumacher: «Mi manca Michael, è stato il mio allenatore e mentore. Ci allenavamo con i sorpassi»

Alla Bild: «Siamo cresciuti vicino alla pista di kart a Kerpen. Michael è stato fortunato nella vita ma dopo l’incidente, niente è più come prima»

Ralf Schumacher: «Mi manca Michael, è stato il mio allenatore e mentore. Ci allenavamo con i sorpassi»
An Milano 10/09/2012 - Fluid Art Movement / foto Andrea Ninni/Image Sport nella foto: Michael Schumacher

Due giorni dopo il decimo anniversario dell’incidente di Michael Schumacher nella località alpina di Meribel, suo fratello minore ed ex pilota di F1, Ralf Schumacher, ha rilasciato un’intervista alla Bild. Ralph riflette anche sull’incidente e ricorda con nostalgia gli insegnamenti del fratello.

«Quell’evento ha cambiato la nostra famiglia. Posso dire che il suo incidente è stata un’esperienza molto brutta e drastica anche per me. Ma non solo per me, ad esempio anche per i figli di Michael. Mick, come tutti sappiamo, era lì (a sciare con suo padre) quando era un appena un adolescente. Purtroppo la vita non è sempre giusta e anche qui c’è stata molta sfortuna».

Ralf diventato un pilota grazia agli insegnamenti di Michael. I loro genitori lavoravano in una pista di kart a Kerpen e grazie a loro hanno potuto iniziare lì la carriera da piloti:

«Non solo è mio fratello, ma quando ero più giovane è stato anche il mio allenatore e mentore. Mi ha insegnato tutto sul kart. Anche se abbiamo sette anni di differenza, ma allora era sempre al mio fianco. Guidavamo insieme i kart, ci allenavamo con i sorpassi, tutte quelle cose che sono importanti negli sport motoristici. Mi ha dato tutta l’esperienza che aveva avuto nei sette anni precedenti. Mi è stato semplicemente permesso di imparare dal migliore».

Schumacher junior continua a raccontare l’infanzia:

«Siamo stati molto fortunati. Fondamentalmente siamo cresciuti nella cava di ghiaia vicino alla pista di kart a Kerpen. Quando i nostri genitori comprarono la casa accanto, inizialmente condividevamo la stanza e dormivamo su un materasso per terra perché non avevamo ancora i soldi per un letto. E poi Michael è diventato un pilota da corsa junior per la Mercedes. Ancora oggi è incredibile quello che è nato da queste circostanze».

La mancanza di Michael si fa sentire ogni giorno. Da quel incidente avvenuto il 29 dicembre del 2013, Michael non è più lo stesso. Sulle sue condizioni viene mantenuto stretto riserbo. La moglie Corinna fa di tutto per garantire estrema privacy. Le parole di Ralf:

«Mi manca il mio Michael di allora. La vita a volte è ingiusta. Michael è stato fortunato molte volte nella sua vita, ma poi è accaduto il tragico incidente. Fortunatamente, la medicina moderna ha reso possibile fare alcune cose, ma niente è più come prima».

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