Nessuno ha mai fatto peggio nella storia dell’Nba: hanno pure il secondo coach più pagato del campionato

Poi uno si lamenta di De Laurentiis… La storia dei Detroit Pistons è istruttiva a vari livelli, ed è una meravigliosa storia di sport. Parliamo di Nba, il miglior basket del mondo. Con la sconfitta contro Brooklyn, I Pistons hanno piazzato 27 sconfitte consecutive. In 77 anni di Nba non ci era mai riuscita nessuna squadra. Ci sono riusciti, peraltro, a inizio stagione, e non in chiusura di campionato quando le peggiori squadre fanno quasi a gara a perdere per trovarsi meglio posizionati al draft dell’anno successivo. E l’hanno fatto dopo aver ingaggiato uno dei coach più quotati, Monty Williams, eletto allenatore dell’anno 2022 con i Phoenix Suns, uno a cui pagano uno stipendio da 13 milioni di dollari all’anno, il più alto in Nba dopo Gregg Popovich. Insomma un capolavoro.
In 27 sconfitte consecutive una normale squadra di calcio europea quanti allenatori avrebbe fatto in tempo ad esonerare?
Ma la storia è bellissima anche dal punto di vista della proprietà, e dei rapporti con i tifosi. Il proprietario dei Pistons si chiama Tom Gores, li ha presi nel 2010. Dopo 13 stagioni e mezzo – ricorda “La Giornata tipo” – questo è il bilancio della sua presidenza:
– 388 partite vinte, 666 perse (36% di vittorie)
– 0 partite vinte ai playoff
– 2 sole partecipazioni ai playoff, usciti sempre al 1° turno
– nelle ultime 4 stagioni e mezzo Detroit è a quota 82 vittorie e 250 sconfitte (24% di vittorie)
– nelle ultime 4 stagioni e mezzo il record fuori casa è di 33 vittorie 182 sconfitte (18% di vittorie)
– nelle ultime 55 partite hanno perso 51 volte
– non vincono 4 partite di fila da 5 anni
– i 17.774 tifosi che riempiono sempre la Little Caesars Arena hanno visto quest’anno 14 sconfitte su 15 partite.
Gores è un personaggio molto americano. Spesso, durante i time out, entra i campo e lancia lui stesso le magliette dei Pistons ai tifosi. Da un po’ quelli gliele ributtano in faccia, e gli chiedono di vendere la squadra. Lui ha risposto così: “Sono allibito da queste proteste. Il comportamento dei tifosi è ridicolo. Che facciano quello che vogliono, a me non interessa”.
Pensa il movimento A16 negli Stati Uniti…