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Sinner: «Ho cambiato il mio modo di giocare, non la mia mentalità»

«Prima non mi sentivo pronto per farlo, ma ogni giorno mi stavo allenando nel modo giusto per provare a far sì che questo accadesse»

Sinner: «Ho cambiato il mio modo di giocare, non la mia mentalità»
Italy's Jannik Sinner smiles after beating Russia's Roman Safiullin during their men's singles quarter-finals tennis match on the ninth day of the 2023 Wimbledon Championships at The All England Tennis Club in Wimbledon, southwest London, on July 11, 2023. (Photo by Glyn KIRK / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE

Jannik Sinner ha parlato in vista del prossimo impegno  che lo vedrà in campo per le ATP Finals di tennis in programma a Torino dal 12 novembre prossimo.

«Credo che ci si senta meglio quando ci si arriva così, perché se ce l’hai fatta a qualificarti vuol dire che hai disputato un’ottima annata e io ovviamente sono molto felice di ritrovarmi in questa condizione. Può essere che alcuni stili di gioco si addicano meglio contro alcuni rispetto ad altri, ma di norma occorre farsi trovare pronti in quel giorno, non pensare a quanto accaduto in passato, anche se si è in testa negli scontri diretti. Si tratta di essere coraggiosi in ogni circostanza»

Ai supporters che riempiranno il Pala Alpitour con l’obiettivo di vederlo volare in finale

«Il pubblico sarà dalla mia parte, è chiaro, e farò del mio meglio per provare a rendere tutti felici e vincere quante più partite possibili. Ma devo anche godermi questo momento, sarà di sicuro bello così come spero sia bello il mio torneo. Per me fu un brutto momento perché Matteo si infortunò. Fu dura giocare al suo posto, ma credo di esser riuscito a gestire bene quella situazione. Ho giocato due belle partite e non vedo l’ora di prendere parte al torneo da qualificato»

Parlando degli avversari, da Carlos Alcaraz a Holger Rune passando per Daniil Medveedev che ha dato una svolta al gioco di Sinner:

«Penso sia bello per questo sport che ci siano giovani giocatori in ascesa ed è altrettanto bello far parte di questa rivalità, perché spero che sarà una di quelle in cui riusciremo tutti a esprimere un buon livello e a vivere bei momenti. Credo che la ragione del mio cambiamento sia da ricercarsi più nel tennis che nell’aspetto mentale, perché contro Medveedev ho un po’ cambiato il mio modo di giocare. Prima non mi sentivo pronto per farlo, ma ogni giorno mi stavo allenando nel modo giusto per provare a far sì che questo accadesse. Ci sono riuscito, e certamente anche l’aspetto mentale ha avuto un suo ruolo perché poi devi anche saperti far trovare pronto in partita per farlo. Quindi credo sia una combinazione tra tennis e mentalità»

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