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C’è un’inchiesta che va avanti da mesi e, ohibò, c’è sempre la Juventus di mezzo (Libero)

Nuovo filone dell’inchiesta Prisma: accuse di mandati fittizi, con corrispettivi inesistenti tra la Juventus vecchia gestione e 11 procuratori

C’è un’inchiesta che va avanti da mesi e, ohibò, c’è sempre la Juventus di mezzo (Libero)
Italian businessman Andrea Agnelli waves as he arrives before the third practice session ahead of the Italian Formula One Grand Prix at the Autodromo Nazionale circuit in Monza on September 10, 2022. (Photo by Miguel MEDINA / AFP)

C’è un’inchiesta che va avanti da mesi e, ohibò, c’è sempre la Juventus di mezzo. Lo scrive Libero.

Inchiesta Juventus è ormai un tutt’uno, aggiungiamo noi.

C’è un’inchiesta che va avanti da mesi e, ohibò, c’è sempre la Juventus di mezzo, club che continua a fare i conti con un passato fosco assai (eufemismo) pesante come un macigno anche sul presente. Si sta parlando della famigerata inchiesta Prisma relativa alle plusvalenze.

Buriana che prosegue con nuovi e sorprendenti filoni d’indagine che si sviluppano in varie direzioni: è di ieri, difatti, la notizia che l’inchiesta Prisma si è estesa ai rapporti fra la Juventus e gli agenti di parecchi calciatori.

Tutto è nato quando il procuratore della Figc, Giuseppe Chinè, nei mesi scorsi ha messo in moto questo nuovo filone d’indagine. Nel dossier della commissione che segue la vicenda sono finiti undici nomi di agenti: tra questi i più conosciuti nel mondo del pallone sono quelli di Davide Lippi, figlio del ct campione del mondo 2006, di Tullio Tinti e di Vincenzo Morabito.

I fatti contestati riguardano la precedente gestione societaria del club per «aver stipulato con la società Juventus contratti di mandato fittizi, ricevendo corrispettivi inesistenti, al fine di recuperare un credito precedentemente maturato e non contabilizzato, in violazione di plurime disposizioni disciplinari». I singoli casi verranno esaminati dalla Commissione della Federcalcio il prossimo 10 dicembre.

In altre parole, dalle intercettazioni del 2021 effettuate dalla Procura di Torino e dagli approfondimenti effettuati da quella della Federcalcio è emerso il sospetto che questi agenti siano stati pagati per operazioni di mercato inesistenti e che la Juventus abbia fatto uso ricorrente di intermediari o agenti «di fiducia». 

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