ilNapolista

Bonucci: «All’Union Berlino i tifosi ci sostengono nonostante le sconfitte, mi ha colpito molto il clima»

In conferenza alla vigilia di Union-Napoli: «Col Napoli abbiamo giocato tante sfide scudetto. Sto bene a Berlino, sono contento della scelta»

Bonucci: «All’Union Berlino i tifosi ci sostengono nonostante le sconfitte, mi ha colpito molto il clima»
Madrid (Spagna) 20/09/2023 - Champions League / Real Madrid-Union Berlino / foto Imago/Image Sport nella foto: Leonardo Bonucci ONLY ITALY

C’è Bonucci in conferenza stampa con l’allenatore dell’Union Berlin Fischer.

«Tornare in Italia è sempre molto emozionante. Col Napoli abbiamo giocato tante sfide scudetto, per me è molto stimolante essere qui. Sarà una grande serata, il pubblico di Napoli è sempre caloroso. Abbiamo bisogno di una grande prestazione per tornare ad essere quelli che col mister hanno stupito in questi anni fino a raggiungere la Champions. Daremo tutto per portare a casa dei punti».

Bonucci: «Ho avuto la fortuna di giocare contro il Napoli, che negli anni ha acquisito sempre più peso all’interno delle competizioni europee. È una squadra che merita rispetto, è forte, temibile, ci sono giocatori di qualità. Alcuni sono stati e sono miei compagni in Nazionale. L’abbiamo visto all’andata, è bastata una palla di Kvaratskhelia per Raspadori, quindi bisognerà essere concentrati per tutta la gara».

Il Napoli giocherà per ipotecare gli ottavi, qual è il vostro obiettivo, voi per cosa giocherete?

Bonucci: “Noi domani sera dobbiamo giocare per noi stessi, per i nostri tifosi e per invertire questa tendenza. A settembre e ottobre non è andata come tutti volevamo e speravamo. Il Napoli è costruito per fare un grande percorso in Italia e in Europa, noi vogliamo invertire la rotta e portare a casa dei punti che possono servirci per il futuro e per qualcosa in più”.

Sei arrivato il 1° settembre all’Union e avete sempre perso. Ti senti in un film sbagliato?

«No. Sono molto contento della scelta fatta, sto vivendo un’esperienza bellissima sia a livello sportivo, come esperienza, che a livello umano. Vivendo da solo a Berlino è ovvio che mi manchi la famiglia, però poi arrivo al campo e ho sempre grandi stimoli e gran voglia di esserci e aiutare la squadra. Il calcio è veloce, le cose possono cambiare da un momento all’altro e speriamo che questo cambiamento arrivi già da domani». 

In Italia probabilmente dopo tutte queste sconfitte la situazione-allenatore sarebbe andata diversamente. Che differenze ci sono in Germania?

“A me ha colpito molto, sin dal primo giorno, come si respira il calcio e la partita nella nostra società e con i nostri tifosi. Come avete visto, nella partita d’andata, nonostante la sconfitta e il periodo negativo, i nostri tifosi sono da elogiare per l’affetto, la vicinanza e il calore che ci trasmettono. E il rispetto che hanno per la società, per l’allenatore e per noi giocatori. Loro vedono che mettiamo in campo tutto, malgrado i risultati poco incoraggianti proviamo a portare a casa le vittorie. In questo periodo sarebbe stato facile dare la colpa all’allenatore, che però ha costruito qualcosa di unico. Quando si passano momenti così c’è sempre un concorso di colpe, non è mai soltanto di uno solo. Ci siamo confrontati e ho sensazioni positive, possiamo invertire questa tendenza negativa molto presto”. 

L’attacco del Napoli.

«L’assenza di Osimhen sicuramente è uno svantaggio per il Napoli, perché è uno degli attaccanti più forti della Champions e difendere contro un giocatore così è davvero difficile per 95 minuti Ma l’attacco del Napoli non è solo Osimhen. C’è Raspadori, che per me dopo l’Europeo è un fratello, ha il futuro davanti a sé, si è sbloccato e non si ferma più. C’è Simeone che quando è in campo tira fuori la sua garra e bisogna fare attenzione. E poi ci sono gli attaccanti esterni che nell’uno contro uno sono fortissimi. Noi dovremo lavorare di squadra contro di loro». 

 

ilnapolista © riproduzione riservata