Kvaratskhelia si è finalmente ricordato che la capacità di andare sia sul prediletto destro che sul sinistro è la base della sua (perduta) non marcabilità

De Laurentiis, la rivoluzione estiva è figlia sua: si è accorto di doverla proteggere un po’ meglio. Scrive Paolo Condò su Repubblica.
Anche il Napoli è chiamato in settimana a traslocare la sua Champions a febbraio vincendo a Berlino: la buona ripartenza di Verona, preziosa per Garcia e anche per De Laurentiis — la rivoluzione estiva è figlia sua, e si è accorto di doverla proteggere un po’ meglio — , ha ricevuto un bell’impulso da Kvara. Il georgiano si è finalmente ricordato che la capacità di andare sia sul prediletto destro che sul sinistro è la base della sua (perduta) non marcabilità. Il primo dei due gol segnati a Montipò, scivolamento sul sinistro e tiro col piede mancino, è stato una sorta di amico ritrovato.
A proposito di Milan-Juve e di Napoli-Milan di domenica prossima, Condò scrive:
La partita, segnata dalle assenze, prima dell’espulsione era girata sulla grande parata di Szczesny su Giroud. Ci sono stati due big match fin qui, il derby di Milano e questo, e il Milan li ha persi entrambi: la trasferta di Napoli ora ci dirà quanto c’è di casuale e quanto di strutturale. Di certo dietro Giroud c’è un vuoto.
L’IRONIA DI PECCI SU DE LAURENTIIS ALLENATORE
Eraldo Pecci (ex Napoli, tra l’altro, anche se per una sola stagione) alla Domenica Sportiva, parlando del Napoli dopo il successo a Verona, ha detto ironicamente: «De Laurentiis ha vinto la sua prima partita da allenatore. È passata la nottata? Diciamo che qualche ora hanno dormito».
Alla Ds Adani ha dichiarato: «Secondo me il Napoli non è guarito, ha concesso troppi tiri al Verona. Bene Kvaratskhelia grazie anche a Raspadori che ha giocato nel suo ruolo perché secondo me è un nove».