Si spacca la maggioranza. Vince il leghista Cantalamessa contro Cangiano (FdI) che decide di fondare un nuovo club, il Napoli club Montecitorio.
Il pallone nella politica a volte unisce, a volte divide. È quello che è successo al Napoli Club, il club ufficiale degli onorevoli tifosi del Napoli. Uno schieramento trasversale che attraverso tutto l’arco parlamentare.
Oggi in programma c’erano le votazione per eleggere il presidente del club. Due i nomi in lizza, Gianluca Cantalemessa (Lega) e Gerolamo Cangiano (Fratelli d’Italia). A spuntarla il leghista con 34 voti su 40 votanti. Cangiano 4. Due le schede bianche, 77 gli iscritti totali al club. Tuttavia, come riporta l’agenzia Dire, non è stata una votazione tranquilla:
“Un asse che unisce Lega e Forza Italia alle opposizioni batte il candidato di Fratelli d’Italia alla presidenza del Napoli club Parlamento. La sfida che si è consumata oggi nelle urne lascia dietro di sé strascichi avvelenati, che portano all’improvvisa scissione. Lo sconfitto Cangiano non ci sta e a caldo fonda il Napoli club Montecitorio, di cui fanno parte soprattutto esponenti di Fdi. Aderiscono Gaetano Amato (M5S), Carmela Auriemma (M5S), Marta Schifone (Fdi), Michele Schiano (Fdi), Francesco Maria Rubano (Fi), Gaetana Russo (Fdi), Gaetano Di Sarno (Fdi). Il neopresidente Cantalamessa, però, non si scompone: «Si è votato e gli iscritti hanno fatto una scelta», taglia corto“.
L’agenzia poi racconta di un’estate febbricitante, tra accordi e sotterfugi per la presidenza del club. Dopo la fine del mandato di Quaglierello, l’auspicio era per una candidatura unitari. Vani però i tentativi di trovare un nome che fosse gradito alla maggioranza.
Negli ultimi giorni le indiscrezioni narrano di un accordo per una staffetta tra Cantalamessa e Cangiano. Due anni il primo e poi il subentro del “meloniano”.
“Le versioni qui divergono. Ce n’è una che narra di una telefonata notturna, avvenuta ieri alla vigilia del voto, che avrebbe fato saltare l’accordo. Niente cambio programmato al vertice. Le urne odierne, inoltre, coincidevano con l’assemblea nazionale di Fdi con Giorgia Meloni. Cangiano avrebbe provato a chiedere un rinvio della data; la soluzione è stata allungare l’orario utile per il voto. Le schede però hanno detto Cantalamessa, forse più bravo a coalizzare intorno al proprio nome una squadra bipartisan, consolidata durante i viaggi dei parlamentari al seguito della squadra in ritiro: Dimaro, Castel di Sangro“.
A completare il quadro dirigenziale del club, Arturo Scotto (Pd) vicepresidente. Nel direttivo poi ci sono tre M5S su cinque. pure Sergio Rastrelli (Fdi), responsabile del partito per la città di Napoli. Su 77 iscritti hanno partecipato alle urne in 40. Cantalamessa ha ottenuto 34 voti,