Di Canio: «Il Napoli i soldi li aveva, doveva investire. Chi si ferma, è perduto»

Al Messaggero parla di Natan e non solo: «Garcia prima ha attaccato Osimhen poi ha fatto infuriare Kvara, sta smontando il Napoli»

Di Canio

archivio Image Sport / Paolo Di Canio / Swindon Town / foto Imago/Image Sport

Paolo Di Canio, intervistato dal Messaggero, parla anche del Napoli.

Ci è rimasto il Napoli, che inizia da Braga.
«Una squadra speciale che Garcia sta smontando rapidamente. Certo non poteva scimmiottare il gioco di Spalletti ma neanche rompere certi equilibri. A Frosinone ha attaccato Osimhen dopo una doppietta perché non era tornato a centrocampo. L’altro giorno ha fatto infuriare Kvara. Sul fronte della comunicazione, il tecnico francese non è il massimo. E poi che errore Juan Jesus».

Quello aveva, poi il giovane Natan.
«Lo sbaglio, infatti, è della società che sullo scouting non aveva sbagliato niente. Va via Kim e non puoi puntare sul giovane brasiliano o su uno che è stato mandato via da tutti. I soldi c’erano: andavano investiti. E come la Lazio, anche il Napoli si è spento. E nel calcio di alto livello, chi si ferma è perduto».

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