L’ex tennista che l’11 settembre compie 90 anni ha raccontato ad Oggi: «Una parte di me spera ancora che Licia Colò ed io torneremo assieme»

Nicola Pietrangeli alla vigilia dei suoi primi 90 anni ha scritto un’autobiografia “Se piove, rimandiamo”, in cui parla anche della sua morte, un evento a cui è preparato, come spiega in un’intervista ad Oggi
«Ho accettato l’idea di dover togliere il disturbo, presto o tardi. E ho preparato tutto. Ho parlato con il prete, che ha dato l’ok; ho sentito il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che è d’accordo. La cerimonia avverrà al Foro Italico, nello stadio che porta il mio nome: 3 mila posti a sedere, comodo parcheggio a disposizione per le signore con i tacchi a spillo. Prevedo il pienone».
L’11 settembre compie 90 anni
«La festa si terrà presso il circolo Canottieri Roma, di cui sono socio onorario. Non sto gestendo direttamente l’organizzazione. So già che, comunque vada, mi attirerò la rabbia degli esclusi. Vorrei Sergio Mattarella, il principe Alberto di Monaco. E Panatta, che ho invitato, sebbene Adriano mi abbia escluso dal party per i suoi 70».
E raccontato il suo rapporto con Panatta
«È l’unico degno di misurarsi con me. Ci piace scherzare. Quando gli telefono, esordisco così: “Panatta è finito”. E lui, di rovescio: “Sei ancora vivo?”».
Poi la sua vita personale, le sue donne «Ho avuto quattro donne importanti, quattro donne importanti mi hanno lasciato. Mi è rimasto il gatto, Pupina 2»
Racconta di Susanna Artero, Lorenza e Paola e spiega perché l’hanno lasciato, poi parla di Licia Colò
«Avevo perfino accettato di vivere con lei a Casal Palocco. La nostra storia è durata sette anni. E non ho mai capito perché sia finita. Di recente ci siamo riavvicinati. Adesso è single. Le ho mandato personalmente l’invito alla mia festa, su WhatsApp. Ha scritto subito “Sìììì”, con faccine e cuoricini. Una parte di me spera ancora che torneremo assieme. Non ho paura di rimanere con me. È che ho voglia di Licia».