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Susanna Messaggio: «Mike Bongiorno voleva giocare a tennis con noi, mi supplicavano di farlo vincere»

Al CorSera: «Andai alla Rai per portare delle traduzioni ed Enzo Tortora mi vide in ascensore. Disse: “è lei” e mi prese come telefonista a Portobello»

Susanna Messaggio: «Mike Bongiorno voleva giocare a tennis con noi, mi supplicavano di farlo vincere»

Il Corriere della Sera intervista Susanna Messaggio, volto della tv per anni, ha lavorato, tra gli altri, con Claudio Cecchetto, Mike Bongiorno, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini. Proprio su di loro, la Messaggio racconta alcuni aneddoti.

Arrivò alla tv grazie a Enzo Tortora. La Messaggio racconta:

«Ero nella sede Rai di Milano per portare traduzioni dal tedesco con cui mi mantenevo agli studi, quando in ascensore mi vide Anna Tortora, che mi disse “è lei”. Poi arrivò Enzo, suo fratello, che ripeté: “è lei”. Mi dissero che ero perfetta come telefonista a Portobello e mi fecero fare una prova. Io però dissi che c’era un errore, perché ero lì per delle traduzioni. Nessun errore, dissero e così cominciai la carriera al mitico Centralone. Guadagnavo 200 mila lire a puntata».

Tortora divenne un caso, oggi simbolo degli errori giudiziari.

«Un simbolo tragico. Quando tornò in tv dopo la lunga parentesi dolorosa, ci abbracciò e ci disse: “Non fatevi mai schiacciare da nessuno”».

Il sodalizio con Mike fu lunghissimo: da «Bis» a «Telemike». Alla Messaggio viene chiesto che tipo fosse Bongiorno.

«Proprio come lo vedevate sugli schermi. Difficile ma generoso, puntiglioso e pieno di calore. Voleva giocare a tennis con noi e soprattutto voleva vincere. Una sera “il signor No” (lo sceneggiatore Ludovico Peregrini, ndr) mi supplicò di lasciarlo vincere sennò non si andava più a casa. Mi ricordo quando portava Leonardo, il più piccolo, in studio: quante volte l’ho tenuto in braccio. Quando poi il ragazzo crebbe e andò a Londra Mike si disperava perché faceva rumore nelle feste in casa con gli amici. Si confidava spesso con me, mi ha sempre rispettata».

La Messaggio ha fatto tanta pubblicità. Si guadagnava tanto con gli spot?

«Erano altri tempi. Si guadagnava con gli spot ma anche con le copertine di Vestro e Postalmarket, sapesse quante ne ho fatte. Mike però mi incitava a studiare, “devi prendere trenta”, mi diceva. Lui voleva una figlia femmina a tutti i costi, perché aveva avuto tre maschi. Forse un poco sono stata sua figlia».

Su Mondaini e Vianello:

«Due persone meravigliose, sensibili e intelligenti. Raimondo quando mi vedeva mi sussurrava con divertita complicità: “Abbracciami, così Sandra si ingelosisce”. Quando lui morì, Mondaini precipitò in un abisso. Andai a salutarla e lei mi disse: “Tra due o tre mesi me ne vado anche io”. E così fu. La vede quella catenina sul tavolo? Me l’ha regalata lei. E quel sasso a forma di cuore? È di Mike».

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