La Liga lancia i diritti tv “a punti”: più lasci entrare le telecamere, più guadagni

Marca: ai club più "attivi" nella promozione del campionato dovrebbero essere riservati circa 130 milioni di euro

diritti tv Liga lewandowski barcellona

Barcelona's Polish forward Robert Lewandowski reacts during the Copa del Rey (King's Cup) semi-final second leg football match between FC Barcelona and Real Madrid CF at the Camp Nou stadium in Barcelona on April 5, 2023. (Photo by LLUIS GENE / AFP)

Un’intervista fin sotto il bus della squadra? 10 punti. Il microfono puntato mentre i giocatori si fanno la doccia 100 punti. E via così. E’ il sistema “meritocratico” che ha intenzione di lanciare la Liga per stimolare i club a promuovere di più e meglio l’attrattività del campionato spagnolo. Un sistema di diritti tv a punti: più ti concedi e lasci spazio libero all’invasione delle telecamere più incassi.

Secondo un’indiscrezione del portale 2Playbook, ripresa da Marca, la federazione spagnola riserverà circa 130 milioni di euro da distribuire tra i club più coinvolti. Si tratta del 25% del totale, il restante 75% seguirebbe lo solito processo di redistribuzione degli ultimi anni, tenendo conto, ad esempio, dell’allegato che dice che Real Madrid e Barcellona non possono prendere meno di 140 milioni di euro.

E quindi, spiega Marca, “i punteggi potrebbero variare a seconda delle collaborazioni effettuate il giorno della partita, prima e dopo la partita, anche se sarebbero più che gradite anche interviste personalizzate, personali… Si parla, ad esempio, di ottenere 38 punti se il colloquio pre-partita viene effettuato dal primo allenatore; altrettanti se viene registrato per 30 secondi all’interno dello spogliatoio, eccetera”.

Correlate