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Mancini: «Volevo vincere il Mondiale in questi cinque anni da Ct della Nazionale»

Sui canali della Nazionale: «Il Mondiale era un obiettivo, ma ora bisogna aspettare. I match contro la Spagna? Sempre difficili, ma credo sarà una partita equilibrata».

Mancini: «Volevo vincere il Mondiale in questi cinque anni da Ct della Nazionale»
Napoli 23/03/2023 - qualificazioni Euro 2024 / Italia-Inghilterra / foto Image Sport nella foto: Roberto Mancini

Il Ct Roberto Mancini ha parlato sui canali social ufficiali della Nazionale italiana della partita di stasera contro la Spagna, valida per la qualificazione in finale di Nations League.

Questa con la Spagna sarà la sua partita numero 60 con gli azzurri. Il suo sguardo è sempre rivolto al futuro, o si guarda indietro a quello che è stato?

«Indietro qualche volta si torna perché ci sono stati momenti bellissimi, ma anche momenti molto duri, ma questo fa parte dello sport e della vita. Bisogna accettare tutto, ma bisogna anche guardare avanti, perché abbiamo obiettivi importanti».

Terza semifinale in due anni. Siamo cambiati più noi o la Spagna?

«La Spagna sta cambiando qualche giocatore, ma anche noi. Siamo pressappoco uguali sotto questo punto di vista».

Come si vince stasera? La notte le ha portato qualche consiglio?

«Le partite contro la Spagna sono sempre molto difficili, sono una grande squadra, giocano un calcio offensivo e tecnico. Io credo che la partita sarà equilibrata, dovremo avere un buon bilanciamento, una buona fase offensiva, cercando di tenere un buon equilibrio».

Ha già comunicato la formazione?

«No, ci vogliamo pensare fino alla fine, sperando di non fare errori».

Sarà soddisfatto se…?

«Fino ad ora lo sono. Abbiamo raggiunto di nuovo la semifinale di Nations League ed è una cosa molto positiva, raggiunta anche con ragazzi giovani che avranno un grande futuro in Nazionale. Sarò soddisfatto, però, se vinceremo la partita».

Sorpreso dalla Croazia di ieri sera?

«No, la Croazia è formata da grandi giocatori, ha fatto benissimo nell’ultimo Mondiale».

Cosa risponde a chi critica l’importanza della Nations League?

«E’ una competizione nata da pochi anni, quindi spesso non gli si dà importanza. Sarebbe importante per noi vincerla perché è una competizione che diventerà sempre più avvincente nei prossimi anni. L’hanno vinta Portogallo e Francia, che sono fortissime. Prima, però, pensiamo ad andare in finale».

Cosa l’ha sorpresa di più in positivo e cosa pensava di migliorare in minor tempo?

«Sono stato molto contento dei miglioramenti dei ragazzi, soprattutto i più giovani. Eravamo in un gruppo con Germania, Inghilterra e Ungheria, che giocano con un’età media bassissima. Averlo vinto è stata una cosa molto positiva».

Lei è stato uno dei primi a credere nei giovani. Vedere le Nazionali giovanili così in alto le fa piacere?

«Sono molto felice per il lavoro di Nunziata con l’U20. Secondo me, però, dovrebbero cambiare il regolamento: ogni Nazionale deve avere a disposizione i migliori giocatori e se l’Italia fosse andata al Mondiale con Gnonto o Scalvini che non c’erano, avrebbe vinto. I giovani sono bravi, gli si deve dare la possibilità di giocare».

Cinque anni come Ct della Nazionale sono pochi, molti o giusti?

«Avrei sperato di vincere il Mondiale in questi cinque anni, perché era un nostro obiettivo. Ora bisogna aspettare per arrivare a questo risultato».

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