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Diritti tv Serie A, sbagliato il dato diffuso da De Laurentiis: presentate offerte superiori a 600 (Il Giornale)

Il dato reale è segreto, le offerte non sarebbero andate oltre i 700/750 milioni. Lontani dall’obiettivo della Lega ma superiori alle cifre di Adl

Diritti tv Serie A, sbagliato il dato diffuso da De Laurentiis: presentate offerte superiori a 600 (Il Giornale)
Db Barcellona 12/10/2022 - Champions League / Barcellona-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: telecamera pallone

Sta per cominciare la trattativa privata per la vendita dei diritti tv della Serie A. Nel primo giro, sono state presentate offerte per 700-750 milioni, scrive Il Giornale, non i 600 indicati da De Laurentiis, ma il traguardo posto dai club, cioè quello del miliardo e 115 milioni, è ancora molto lontano. Il quotidiano ricorda che tre anni fa, negli incontri privati, la cifra salì.

Oggi la Lega Serie A incontrerà Dazn, Sky e Mediaset, che hanno presentato un’offerta per i diritti tv. DOmani le offerte ricevute saranno presentate in assemblea.

Il Giornale scrive:

“Ballano centinaia di milioni, difficilmente la quadra fra chi compra e chi vende sarà raggiunta al primo incontro, e magari torneranno d’attualità i fondi. Sarà lunga, insomma”.

Le offerte pervenute ammontano a 700-750 milioni.

“La Lega s’è data l’obiettivo di 1,2 miliardi, decisamente ambizioso, anzi velleitario, alla luce del trend. E infatti le offerte raccolte in busta non sarebbero andate oltre i 700/750 milioni. Il dato reale è segreto, mentre pare sbagliato quello diffuso nei giorni scorsi da De Laurentiis (600 milioni). L’auspicio dei club è di chiudere un nuovo contratto in linea almeno con quelli precedenti. Di sicuro la Lega sperava che il suo bando, con un’offerta di pacchetti quanto mai varia (8), attirasse qualche soggetto in più, come Prime e la Rai, che poteva ambire alla partita in chiaro, ma che invece non ha valutato vantaggiosa l’operazione (la base d’asta era di 180 milioni). Ciascuna tv ha già il suo palinsesto e il calcio, nonostante faccia ascolti e fatturato, è decisamente un prodotto caro. La stessa Mediaset, chissà fino a dove potrà alzare la propria offerta, considerando le forti produzioni di Maria De Filippi, tradizionalmente in calendario il sabato sera. C’è il rischio che la partita in chiaro resti solo un’opportunità, senza che si concretizzi veramente. E del resto, i soggetti pay non possono certo vederla di buon occhio”.

 

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