ilNapolista

Conte: «Se mi capitasse un progetto importante lo prenderei in esame, sia in Italia che all’estero»

Da Arezzo: «La voglia di allenare c’è sempre, la passione non tramonta mai, altrimenti dovrò pensare di non fare più questo mestiere».

Conte: «Se mi capitasse un progetto importante lo prenderei in esame, sia in Italia che all’estero»
Mg Milano 14/02/2023 - Champions League / Milan-Tottenham / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Antonio Conte ha rilasciato alcune dichiarazioni da “Timone d’Oro”, ad Arezzo, dove ha ricevuto un premio. Conte ha affrontato diversi temi, tra cui la possibilità di tornare su una panchina la prossima stagione. Ha detto di aver voglia di riprendere ad allenare una squadra e che prenderebbe in esame un progetto serio, sia in Italia che all’estero.

Conte ha dichiarato:

«La voglia di allenare c’è sempre, la passione non tramonta mai. In quel caso mi dovrò guardare dentro e pensare di non fare più questo mestiere. Detto questo non ho la voglia spasmodica di cercare una panchina, dovesse capitare qualcosa di importante e serio, che mi dia uno stimolo, allora lo prenderei in esame, sia in Italia che all’estero».

A Conte è stato chiesto come valuta la sua ultima esperienza al Tottenham.

«L’ultima esperienza, come tutte le altre, mi ha fatto provare cose positive e altre meno. L’esperienza è stata bellissima, abbiamo fatto il massimo e dato tutto quello che avevamo. Quando sono arrivato la squadra era ottava/nona, e siamo arrivati in Champions. Poi quest’anno, con la squadra quarta, ho deciso di dividere la mia strada con quella del Tottenham, qualcuno si accontentava».

Conte ha fatto i complimenti all’Inter per essere arrivata in finale di Champions League.

«Prima di tutto faccio i complimenti all’Inter che ha fatto qualcosa di straordinario. Grandissimi meriti ai calciatori, all’allenatore e al club. Così come anche alla Roma e alla Fiorentina. Guardiola ha detto che noi del calcio italiano ci facciamo male da soli, ci bistrattiamo: sono d’accordo e penso che gli allenatori siano molto bravi, visto che siamo sempre a studiare. Quest’anno le squadre italiane in Europa hanno dimostrato che non siamo lontani. Ero certo al 200% che il Manchester City avrebbe sofferto contro l’Inter. Quando affronti squadre molto preparate non è mai semplice. Il City ha sentito il peso di essere favorito e il fatto di aver dimostrato di poter competere con le big d’Europa dimostra che il calcio italiano non è in crisi. Dobbiamo continuare su questa strada, c’è da fare tantissimi complimenti a Inter, Roma e Fiorentina”».

L’Inter dovrebbe fare il possibile per trattenere Lukaku?

«Romelu ha dimostrato anche in quei 30 minuti in cui è entrato in finale che per l’Inter è stata la parte di gara dove è stata più pericolosa. Mettere un giocatore della sua forza può incidere. Quest’anno ha avuto problemi fisici ma non puoi mettere in dubbio il suo valore».

Conte parla anche di Berlusconi:

«Ho la possibilità di parlare di una persona che ha segnato la storia. Come tutte le persone che hanno segnato la storia era una persona divisiva, o l’amavi o lo odiavi. Ma anche chi era contro Berlusconi ha sempre dimostrato grande apprezzamento e grande stima. E’ stato un visionario. Tutte le cose che si è messo a fare le ha fatte sempre ad altissimo livello. Per quanto riguarda quello che ha fatto a livello calcistico penso che abbia segnato un’epoca con il Milan, ha fatto qualcosa di straordinario. E’ vero, lui e Galliani hanno provato a portarmi al Milan in passato. Per me questo è motivo di orgoglio e soddisfazione perché parliamo di due persone che mi hanno sempre apprezzato come io ho apprezzato sempre loro».

Cosa ha portato il Napoli di Spalletti? Conte:

«Faccio i complimenti ai calciatori del Napoli, a Luciano e al club. Vincere a Napoli non è facile, la piazza è vicina e umorale. Spalletti ha fatto qualcosa di importante e la società ha preso giocatori adatti e ha gestito l’ambiente. Il Napoli ha fatto un bel calcio, sono stati bravi: nonostante un calcio molto propositivo erano organizzati anche nel riconquistare palla. Hanno trovato giocatori come Kvaratskhelia e Kim che sono stati importantissimi, Lobotka e Osimhen sono cresciuti in maniera esponenziale, e Spalletti è stato bravo a portare i suoi giocatori a competere attraverso l’equilibrio. In fase di non possesso poi hanno fatto cose egregie. E’ un peccato che si sia interrotto il percorso di Spalletti al Napoli e lo dice uno che ha interrotto tanti percorsi. La base era solida e Spalletti avrebbe potuto vincere ancora ma bisogna rispettare la scelta, a volte si arriva in fondo che si è prosciugati. Penso comunque che avrebbero potuto aprire un bel ciclo».

Su Italiano:

«E’ uno degli allenatori più promettenti. Ha dimostrato di essere un tecnico di personalità: gestire una piazza come Firenze non è semplice. Lui è sempre riuscito a rimanere con la barra dritta, anche quando è stato additato di aver fatto troppo turnover. E’ stato bravo, ha giocato due finali ed è importante arrivarci. Poi è anche importante sia vincere e penso che tutto l’ambiente sia dispiaciuto, compreso Italiano. Sono state gettate le basi per il futuro, la società è importante e il presidente sta investendo tanto. Penso che la Fiorentina possa diventare un problema in più per le big in Italia».

ilnapolista © riproduzione riservata