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Zaccheroni dopo l’incidente: «Ho perso due diottrie dall’occhio e ho qualche deficit di memoria»

Al Corriere della Sera: «Mi ha trovato mia moglie accasciato a terra in un lago di sangue. Sono ruzzolato per otto-dieci gradini»

Zaccheroni dopo l’incidente: «Ho perso due diottrie dall’occhio e ho qualche deficit di memoria»
Db Cesena 30/07/2014 - amichevole / Cesena-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Alberto Zaccheroni

Per la prima volta dopo l’incidente domestico che lo ha costretto per diverso tempo in terapia intensiva, Alberto Zaccheroni torna a parlare in un’intervista concessa al Corriere della Sera.

L’ex allenatore di Milan e Inter, fra le altre, racconta la dinamica dell’incidente:

«Mi ha trovato mia moglie Fulvia accasciato a terra, in fondo alle scale. Dice che ero in un lago di sangue, con la testa aperta e un occhio fuori dall’orbita. So solo quello che mi ha raccontato mia moglie che era con me a casa a Cesenatico. Lei era al piano terra, io stavo verosimilmente scendendo le scale e sono scivolato. Sono ruzzolato per otto-dieci gradini. Lei è accorsa perché ha sentito le mie urla».

La situazione era piuttosto grave, tanto da richiedere un’intervento già il giorno dopo. La prima immagine dopo il coma:

«Nella stanza c’era solo il personale medico, non era stato ammesso nessun familiare. Mi siedo e mi guardo le gambe: dopo un mese steso a letto, sembravano quelle di un anziano. ‘Dove sono finiti i miei muscoli?’ ho chiesto incredulo».

Il 10 marzo Zaccheroni ha iniziato la riabilitazione insieme a fisioterapisti e logopedisti. Alcune conseguenze dell’incidente sono però rimaste:

«Ho perso due diottrie dall’occhio, il male minore considerando il danno iniziale. Sono senza patente perché prima di riottenerla dovrò sostenere dei test e ho qualche deficit di memoria a breve».

Infine una battuta sul calcio:

«Ho ricominciato a guardare le partite in tv. Sarei dovuto andare in panchina per la prossima gara della Nazionale italiana Non Profit di cui sono c.t. dallo scorso anno, ma ho preferito rinviare a quando mi sarò completamente ristabilito. Riprenderò anche gli incontri tecnici della Fifa. Se parlassimo di un torneo nella sua interezza, il pronostico secco dice Manchester City. Ma in una gara unica l’Inter se la può giocare. Se la squadra di Inzaghi si mantiene tosta e compatta, con i giocatori di personalità che ha, può succedere di tutto».

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