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Juventus, l’ultima di Di Maria in bianconero finisce tra i fischi dell’Allianz (Gazzetta)

Contro il Milan è stato sostituito tra i fischi dei tifosi. In questi dieci mesi non è stato neanche così splendido. Rimpianti ce ne saranno pochi

Juventus, l’ultima di Di Maria in bianconero finisce tra i fischi dell’Allianz (Gazzetta)
Mg Milano 26/04/2023 - Coppa Italia / Inter-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Angel Di Maria

Quella fra Di Maria e la Juventus sembrava destinata a diventare una nuova storia d’amore piena di soddisfazioni. Nonostante l’età dell’argentino e la volontà, più volte ricordata dal giocatore stesso, di finire la carriera in Argentina, El Fideo poteva diventare come Tevez, un simbolo, quasi una bandiera. Se non nei numeri, almeno nella leadership. Invece tutto sta andando a rotoli.

Il futuro incerto della Juve potrebbe incidere sulle sue prestazioni poco scintillanti che, a loro volta, incidono sul rapporto con squadra e allenatore. Un circolo vizioso da interrompere in un solo modo. Ognuno per la sua strada. In questo modo nasce l’addio di Di Maria con il mondo bianconero.

Finiscono tra i fischi al 19′ del secondo tempo della quinta sconfitta interna stagionale della Juventus, ore 22.09 del meridiano della Continassa, i dieci mesi dell’avventura a Torino del campione del mondo Angel Di Maria“.

L’ultimo acuto del Fideo risale al gol contro il Friburgo in Europa League. Da lì solo prestazioni opache, senza incidere più di tanto. La qualità di Di Maria non si è certamente esaurita di colpo.

A volte ha stupito con guizzi che lo hanno fatto brillare perfino dal punto di vista fisico. A volte ha illuminato anche solo giocando da fermo. Finché l’aria è di nuovo cambiata definitivamente dopo l’eliminazione europea di Siviglia (con errore gigante sotto porta di Angel) e i nuovi 10 punti di penalizzazione arrivati una settimana fa in coincidenza della trasferta a Empoli“.

Di Maria sempre più lontano dalla Juventus, quasi una certezza ormai:

Ad allontanarlo è l’idea che si è formata nel frattempo la Juventus (con un anno di ritardo?) sul senso di andare avanti, in una stagione forzatamente di transizione, spendendo risorse importanti su uno splendido campione di 35 anni che però non può essere un mattone del futuro. E che per gran parte di questi dieci mesi non è stato francamente neanche così splendido. Rimpianti ce ne saranno pochi“.

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