Passare dalla Premier o la Liga alla Serie A è come passare dai Beatles ai Cugini di Campagna
Sul Giornale Damascelli mette l'accento sulla grande disparità sul piano dell'intensità agonistica e della qualità tecnica, tra il nostro calcio e il resto d'Europa

Helsinki (Finlandia) 10/08/2022 - Supercoppa Europea / Real Madrid-Eintracht Francoforte / foto Imago/Image Sport nella foto: Vinicius Junior ONLY ITALY
Il week end calcistico si è concluso ieri sera con la vittoria del Milan in casa del Napoli, una vittoria che ha sorpreso, pur non cambiando molto in chiave campionato o scudetto per gli uomini di Spalletti. Quello che sorprende forse di più, scrive Tony Damascelli su Il Giornale, è che ancora vengano messe in onda le partite di Premier e Liga in contemporanea con la serie A. Un impietoso confronto, secondo il giornalista
Di contro, dovrebbe essere vietata la messa in onda della partita di Premier League inglese e della Liga spagnola, in contemporanea con le esibizioni della nostra serie A. Ma accade e così anche ieri, a parte il Maradona, perché assistere a Newcastle-Manchester United o Real Madrid-Real Villadolid, dico dell’intensità agonistica supportata dalla qualità tecnica, per poi cambiare la visione su Roma-Sampdoria o Monza-Lazio, è stato come passare dai Beatles ai Cugini di Campagna, con annesso i cori schifosi e razzisti contro Dejan Stankovic (ma non ci saranno proteste in parlamento come con gli ultras laziali)