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Marina Suma: «In Italia diventi famosa con un film, ti spremono come un limone e passano a un’altra»

Al Corsera: «I Vanzina non mi hanno più chiamata. Jerry Calà mi corteggiava sul set ma a me veniva da ridere. John Travolta era un figo pazzesco»

Marina Suma: «In Italia diventi famosa con un film, ti spremono come un limone e passano a un’altra»

Il Corriere della Sera intervista Marina Suma quarant’anni dopo “Sapore di Mare”.

Ricordi dal set?

«Era un film corale, ci siamo divertiti tantissimo. Purtroppo mi stavo lasciando con il mio ragazzo, Angelo Cannavacciuolo, che interpretava mio fratello Paolo. E mentre lui piangeva da una parte, perché non voleva chiudere, dall’altra c’era Jerry che mi corteggiava alla sua maniera e io non riuscivo a prenderlo sul serio, mi veniva da ridere»

A 21 anni vinse un David di Donatello e un Nastro d’Argento e si ritrovò in passerella al Festival di Venezia.

«Era tutto nuovo per me, l’Excelsior, il Lido… mi giravo e c’era una star: Ornella Muti, Eleonora Giorgi, Gillo Pontecorvo. Una sera vidi a pochi metri da me John Travolta, un figo allucinante, restai folgorata. E Rob Lowe, con certi occhi azzurri, mica male…».

Con i Vanzina non ha più lavorato.

«No e non so perché. Ci speravo, però non mi hanno mai chiamato, un po’ ci sono rimasta male, lo ammetto. Nemmeno Piscicelli mi ha più cercato, a parte per Blues metropolitano, eppure fu conosciuto grazie a me».

«Non ho mai lasciato il cinema. In Italia funziona così. Se diventi famosa con un film, te ne fanno fare subito tanti altri, ti spremono come un limone e poi basta, passano a un’altra».

La telefonata di lavoro che vorrebbe ricevere.

«Da Sorrentino o da Ozpetek, li adoro».

Amava il parapendio.

«Quando avevo il fidanzato a Milano, andavamo sul lago di Lecco, al Carnizzolo, sapevo tutto sulle correnti ascensionali. Avrò fatto cento voli. Amo il pericolo e gli sport estremi. Mi sono lanciata anche sul Monte Bianco e sul Monte Rosa. E per due anni ho fatto immersioni con le bombole: Maldive, Mar Rosso, Seychelles, Eolie».

Era contraria al matrimonio e non si è sposata.

«Lo considero contronatura, siamo nati per essere liberi, perché legarsi tutta la vita alla stessa persona?»

Gliel’hanno chiesto?

«Due o tre volte, ma ho detto no. Adesso sono single da tre anni e mi godo la vita tra Roma, Napoli e l’isola di Salina. Non perdo più tempo con gli uomini».

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