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Il Tottenham chiede chiarimenti sull’inibizione di Paratici: «Decisione presa senza preavviso»

La nota ufficiale del club: «Chiediamo urgentemente dettagli. La sanzione della Figc rimane soggetta a un appello il 19 aprile 2023»

Il Tottenham chiede chiarimenti sull’inibizione di Paratici: «Decisione presa senza preavviso»
Db Torino 02/11/2019 - campionato di calcio serie A / Torino-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Fabio Paratici

Oggi la Fifa ha chiarito che l’inibizione di 30 mesi dell’ex dirigente della Juventus, Fabio Paratici, vale anche all’estero. Paratici, dunque, deve lasciare subito il Tottenham. Il club inglese, di cui Paratici è direttore sportivo, ha appena emesso un comunicato ufficiale con il quale annuncia di aver chiesto ulteriori chiarimenti alla Fifa e di aver ricevuto risposta soltanto oggi nel tardo pomeriggio. Il Tottenham scrive nella nota che la Commissione Disciplinare Fifa ha deciso senza avvisare le parti coinvolte e dunque chiede ulteriori chiarimenti circa l’estensione della misura decisa dalla Fifa.

“A seguito di quanto riportato oggi dai media in merito alla decisione della Commissione Disciplinare della Fifa di estendere a livello mondiale la sanzione inflitta dalla Corte Federale d’Appello della Figc a Fabio Paratici il 20 gennaio 2023, il Club ha chiesto informazioni urgenti alla Fifa. La Fifa ci ha risposto per iscritto nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 29 marzo 2023, comunicandoci la decisione della Commissione Disciplinare Fifa di estendere la sanzione della Figc a livello mondiale. La decisione della commissione è stata presa senza alcun preavviso alle parti coinvolte. Chiediamo urgentemente alla Fifa ulteriori chiarimenti sui dettagli dell’estensione e sulla sua variazione rispetto alla sanzione della Figc. Vorremmo chiarire che quando Fabio ha condotto l’intervista sui canali del Club ieri né lui né il Club avevano alcuna indicazione di questa decisione presa dalla Fifa, sulla base del fatto che la sanzione della Figc è stata presa il 20 gennaio 2023 e rimane soggetta a un appello il 19 aprile 2023. Ci aggiorneremo a tempo debito su questa vicenda”.

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