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Il prefetto di Napoli: «Non potevamo sequestrare i tedeschi in hotel, abbiamo deciso di contenerli»

In conferenza: «Erano liberi cittadini che avevano prenotato un albergo e camminavano per la città. Abbiamo evitato contatti tra le tifoserie».

Il prefetto di Napoli: «Non potevamo sequestrare i tedeschi in hotel, abbiamo deciso di contenerli»
Prefetto di Napoli Claudio Palomba (Salvatore Laporta / Kontrolab)

Riunione d’urgenza del Comitato ordine e sicurezza in Prefettura a Napoli. Sono presenti il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, il questore, Alessandro Giuliano e il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis.

Il sindaco Manfredi: «Quello che è accaduto ieri è inaccettabile. Non è possibile che per una gara di calcio la città sia oggetto di violenze di poche persone che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini. E’ davvero incredibile che all’interno dello stadio dove c’erano famiglie si è vissuto con gioia, invece fuori al Maradona abbiamo assistito a scontri di ultras che non hanno alcun interesse per il calcio. Questo deve farci preoccupare perché era già avvenuto con l’Ajax. Noi abbiamo sempre sottolineato la pericolosità di quanto avviene fuori. Parliamo di gruppi organizzati che si muovono con una strategia militare facendo alleanze per creare danni. Abbiamo seguito tutta la giornata di ieri, ringrazio il prefetto e le forze dell’ordine. Noi abbiamo aiutato con la polizia municipale e con il trasporto dei tedeschi con il bus della Anm. Ho chiesto al ministro Piantedosi di fare partire il più velocemente quei tifosi da Napoli. Abbiamo avuto danni agli autobus e non solo, faremo presenti alle sedi competenti di avere ristori dei danni così come per i commercianti. Come Anm abbiamo avuto 20mila euro di danni. Questi atti violenti vanno contingentati. Questa non è Napoli contro Germania o tedeschi, la nostra città sarà sempre popolata di tanti turisti tedeschi».

Giuliano: «Non è possibile vietare alle persone di girare per la città. Ieri avevamo 200 persone, abbiamo isolato area dell’albergo. Non era possibile inibire l’intero centro cittadino. Il tentativo di avvicinamento all’albergo lo avremmo avuto. Non ritengo sia significativo dove sia avvenuto il blocco. Al di fuori di ogni retorica ringrazio tutte le forze di polizia che si sono spese in maniera straordinaria e con una professionalità eccezionale. Le uniche persone che hanno portato contusioni sono un carabiniere ed un poliziotto. Quello che era richiesto dal buonsenso era quello di tenere divise le due tifoserie e questo risultato è stato conseguito anche nel momento di maggiore criticità. Abbiamo eseguito alcuni arresti in flagranza e non solo per cittadini italiani e tedeschi. E’ comprensibile che l’attenzione di tutti si concentri sui 15 minuti di piazza del Gesù, ma la criticità è iniziata dal momento in cui è arrivato il primo gruppo di tedeschi alla stazione. Già lì sono iniziati i primi lanci d’oggetti. Tutta la notte sono proseguiti tentativi di avvicinamento all’albergo Royal, avvicinamento scongiurato da 130 agenti. Anche nella parte di piazza del Gesù con 140 uomini che hanno chiuso la piazza è servito per evitare contatto. Già al momento del sorteggio degli ottavi c’erano state molte prenotazioni in zona stadio Maradona ma erano state disdette dopo il divieto. Abbiamo 5 persone italiane arrestate e 3 tedeschi, è un dato momentaneo».

De Laurentiis: «Devo ringraziare Prefetto e Questore per il valido supporto che hanno dato. Immaginavo, dopo essere stato a Francoforte, vedendo la curva destra che mi ha ricordato quel tipo di tifo ancestrale quando eravamo in C. Dissi a Marchetti, tu a me per qualcosa che appare mi fai fare delle ulte di 50mila euro ed a loro devi fargli almeno di 1 milione di euro. Conoscete la sigla Acab? E’ chiaro che quando c’è una autorità costituita, i reietti non aspettano altro che unirsi per fronteggiare forze dell’ordine. Tutto quello che è viene racchiuso tra tifoserie è un pretesto per mettere a dura prova l’ordine precostituito. Ho visto alcuni napoletani in alcune interviste dicono che c’è troppo ordine allo stadio, ma dico sempre che il casino lo farea casa vostra. Lo sport è sport, il tifo deve essere sano perché allo stadio ci vanno bambini a cui non va permesso di vedere fumare marjuana, passaggio di droga o quanto altro. Quei trecento-quattro cento dicono il Napoli siamo noi, probabilmente erano fuori ieri come cani sciolti con la scusa di fronteggiarsi con i tedeschi. Ieri ho visto uno stadio inglese. L’Inghilterra è stata unica nazione, mi dispiace per la politica italiana che se ne è lavata le mani, dove la legge viene applicata al calcio. Noi dovremmo investire nel rifare impianti che poi vengono devastati, ma non ci pensiamo minimamente. Se non viene regolamentata la frequentazione dello stadio non esiste questa possibilità. Lo stadio deve essere un luogo sacro. Ieri avremmo avuto 1 miliardo di view nel mondo come se fosse il calcio inglese. Dateci gli strumenti per evitare tutto questo. Allo stadio sto facendo 3000 metri quadri in 40 giorni rifacendo pareti, impianti che non c’erano. L’Italia è un paese bello non manutentato e politicamente inespresso. Non posso permettermi di parlare di Uefa, lo farò a fine campionato. Si rappresenta da sola. L’altro anno a Parigi ha rischiato la vita il nostro capo della comunicazione. Perché il presidente dell’Unione Europea non interviene? Dobbiamo fondare un partito europeo del calcio?»

Palomba: «Ringrazio le forze dell’ordine per il loro impegno nel contrastare gli eventi di ieri. Ci sono stati degli arrivi che sono stati controllati e direzionati verso un albergo specifico. Non tornerò sulla vicenda del contenzioso. Alla luce delle risultanze che c’erano state dal dipartimento di polizia di Stato per la gara d’andata era stato emesso il primo divieto e poi un altro. Ci tengo a precisare che dal 14 febbraio, tramite il Napoli, abbiamo bloccato la vendita biglietti ai tedeschi. I pacchetti turistici erano erano già stati diffusi a novembre quindi non c’è stata alcuna vendita di biglietti. I tifosi dell’Eintracht sono giunti da varie zone di Italia con dei van, sono arrivati anche a Salerno senza biglietto».

Palomba: «Perché le forze dell’ordine non hanno bloccato il corteo degli ultras dell’Eintracht? Erano persone che camminavano verso la città senza alcun corpo contundente. Si è deciso di seguirle e controllarle per consentire un maggior controllo. Se fossero stati divisi sarebbe stato più difficile un controllo capillare. Sotto certi profili l’accompagnamento è avvenuto per scelta, per farli confluire su piazza del Gesù. La gara si è svolta regolarmente, il divieto ha comportato che nessun tedesco fosse allo stadio, non entro nel merito della questione. Ora immaginate se a fronte di 400 ci fossero stati 2.700 ultras: penso sarebbe stato più complesso intervenire per salvaguardare tutto. In certi casi non si tiene dell’alto rischio per queste persone. Anche dopo la gara alcuni tifosi, noi non assolviamo i nostri tifosi lo ha detto anche il presidente De Laurentiis. Sono un pessimo insegnamento per il calcio, queste persone se ne fregano del calcio. Ci sono stati un numero di arresti tra napoletani e tedeschi. Anche ieri sera e stanotte la polizia ha fronteggiato questi ulteriori eventi. Stamattina sono partiti tutti i tifosi tedeschi. nessuno nega che ci siano stati a piazza del Gesù episodi poco lusinghieri. Abbiamo parlato con il sindaco ed ambasciatore. L’Hotel Royal? Sono pacchetti venduti a novembre distintamente dalla gara. Lo hanno scelto i tedeschi».

Palomba: «Tra le due tifoserie non ci sono stati contatti. Impedire che 350 persone uscissero dall’albergo? Non dico che non ci sono stati problemi, ma non era pensabile che tenessimo chiusi in un albergo tutti. Li abbiamo fatti assistere all’interno dell’albergo, certo non potevamo sequestrarli».

Palomba: «L’ordine pubblico è difficile da gestire, si basa su scelte fatte al momento, di cui poi rispondi. Se confinavamo questi 350 da qualche altra parte, a prescindere dal fatto che avevano prenotato l’albergo come normali cittadini, immaginate cosa sarebbe successo? Sono stati circoscritti. Ribadisco che hanno comprato un pacchetto da cittadini tedeschi».

Palomba: «Non ho detto che non ci sono stati incidenti, è un dato di fatto ma riaffermo con forza che si è evitato, grazie alle forze dell’ordine, qualsiasi momento di contatto tra le due tifoserie. La presenza di 2700 tifosi avrebbe creato delle enormi difficoltà. Ogni volta che devo fermare la vendita di biglietti soffro, ve lo assicuro. Qualcuno ha obiettato se era competente il Prefetto, visto che era una gara internazionale, ritengo che la competenza a livello di ordine e sicurezza pubblica sia dei prefetti».

De Laurentiis: «Soffermatevi sul chiedere alla elegantissima Ursula von der Leyen di interessarsi del calcio, non è possibile lasciarlo nelle mani di chi gode di una posizione dominante senza precedenti».

Palomba: «Il primo marzo a Roma c’è stato un incontro gestito dal dipartimento di Ps con le due società e la Uefa in cui si è preso atto delle difficoltà della partita per il territorio era presente anche la polizia tedesca. Tutto è migliorabile. Il divieto ha disorientato molto, perché avendo prenotato prima da normali turisti, dopo il divieto e la chiusura della vendita senza acquisto dei biglietti, era una movimentazione di cittadini».

De Laurentiis: «Le autorità tedesche ieri erano rappresentate dall’ambasciatore, che era accanto a me allo stadio. Non ha espresso alcun disappunto rispetto a quanto stava accadendo ai suoi concittadini, è stato un gran signore. Io ero molto inquieto verso i tedeschi, ma mi sono dovuto ricredere e l’ho invitato anche a cena. Voi state cercando il pelo nell’uovo, ma ragazzi, le altre partite li vedete i casini che succedono, negli altri Paesi? Questi signori hanno avuto gli attributi per dire fermi tutti non venite, gli altri se ne fregano, li fanno venire e poi ci rompono la Barcaccia a piazza di Spagna. Avete visto le quattro puntate su Fifa, su Netflix? Si sono rubati centinaia di migliaia di euro, troppo potere, mal gestito. Il calcio deve essere democratico, per questo il capo dell’Europa deve intervenire. Tutti hanno diritto a competere, primeggiare e investire. Non dimenticate che noi col Covid abbiamo perso miliardi di euro nel mondo. In Europa l’impresa non la difendiamo, questa è la verità».

Manfredi: «Non possiamo dire che è andato tutto bene, c’è stato lo sfascio della città».

De Laurentiis: «Non esagerare, 20mila euro per i bus te li ridiamo».

Manfredi: «Temevamo quello che sarebbe successo, ma non vendere i biglietti non basta perché ci sono persone che si muovono indipendentemente dall’andare allo stadio che girano per l’Europa per fare violenze. La gestione dell’ordine pubblico a livello internazionale, così com’è non funziona. Quando ci sono stati incidenti all’area di servizio sono stati penalizzati i tifosi onesti, anche dal lato tedesco vanno separati i tifosi onesti dai teppisti, sennò diamo un assist ai teppisti. La gestione deve essere fatta in maniera diversa, bisogna bloccare questi gruppi violenti che sono anche gemellati tra loro. I violenti vanno tolti di mezzo, anche quelli napoletani, vanno separati dai tifosi».

Palomba: «Nessuno sta minimizzando gli avvenimenti di ieri, che comunque sono stati circoscritti. Se avete letto il provvedimento, abbiamo allegato anche gli scambi sui social proprio per giustificare perché era necessario. De Laurentiis e il sindaco hanno posto un problema più generale, perché non possiamo vietare a dei normali cittadini di entrare a Napoli. Anche una piccola presenza di tifosi napoletani hanno determinato alcuni scontri. La violenza non si accetta da nessuna parte, a prescindere dalla nazionalità, alcune di queste persone sono daspate, occorrerà fare una riflessione sul se adottare altre misure a livello nazionale e internazionale».

Giuliano: «I provvedimenti che riguardano singoli incontri di calcio vengono adottati in base alle informazioni che si hanno di quell’evento. I provvedimenti del prefetto sono scaturiti dalle informazioni pervenute nelle settimane precedenti. Sia il provvedimento di Daspo adottato dal questore che riguarda la persona, sia quello che riguarda una partita, attengono alla circolazione in termini sportivi, non in generale nel territorio europeo, ecco perché il Prefetto invoca altri tipi di provvedimenti. Non possiamo impedire alla gente di circolare o trattenerli in un albergo. Se avessimo fatto questo ci staremmo raccontando la devastazione degli alberghi e del Lungomare, tutta un’altra storia».

Palomba: «Chiedere un risarcimento alla Germania? Presto per dirlo, quello che è necessario è che queste persone vengano risarcite, poi vedremo come».

De Laurentiis: «Di Ceferin non parlo, si commenta da solo. Invito gli italiani a venire al Maradona a far sentire il loro calore alla Nazionale, in cui giocano anche dei napoletani. E’ importante voltare pagina, lasciarsi tutto alle spalle. Mi meraviglio che l’Uefa non l’abbia messa di domenica, privilegiando Malta, vedete in che mani stiamo. Ceferin non ha bisogno del mio invito, deve andare e può andare dove vuole».

Palomba: «Abbiamo scelto ulteriori spazi per disciplinare l’arrivo di pullman sia dei tifosi inglesi che di altre tifoserie, per concentrali nella zona porto per poi trasportarli allo stadio. Questo nella normalità, che non è quella di cui parliamo, quella di ieri».

Manfredi: «Ristori? Gli autobus saranno ricomprati e riparati indipendentemente dai ristori per assicurare il servizio, per i commercianti è diverso, abbiamo già parlato con il Ministro degli Interni chiedendo una riunione nei prossimi giorni. Per noi è una fattispecie nuova, ieri a Napoli abbiamo vissuto un evento che fa emergere un problema da risolvere a livello più alto. In Europa ci sono teppisti che si dicono tifosi e si mettono d’accordo tra loro con una strategia militare per girare e fare violenze».

Palomba: «C’è stato un fitto scambio col Ministero, sia io che il Questore abbiamo informato il Ministro e il suo staff in tutta la giornata di ieri».

De Laurentiis: «Ora ci dobbiamo concentrare, se ci sarà quello che scaramanticamente non pronuncio, su come tenere in sicurezza i napoletani che vorranno festeggiare. Già ci stiamo lavorando da settimane».

Manfredi: «Chiedo a tutti i cittadini e tifosi napoletani di evitare di dipingere di azzurro la città. Dietro il grande entusiasmo che vogliamo sostenere, corriamo il rischio di imbrattare i monumenti e le piazze e questo sarebbe un atto di vandalismo, non di tifo. Non deve restare questo per sempre, chiedo a tutti un po’ di calma e buon senso».

De Laurentiis: «La città è arrabbiata per quello che è successo perché non si deve cadere nelle provocazioni di pochi dementi, ecco perché bisogna interpellare l’Europa perché non accada più, non è che accade solo a Napoli, qui c’è stato chi ha avuto gli attributi per dire stop. In 19 anni mi sono fatto tutti gli stadi all’estero volevo vedere come erano organizzati, ne ho viste di cose non belle, ma dipende da noi che organizziamo il calcio in Europa, è troppo comodo non prendere posizione e dire sempre sì. Se siamo impresa, dobbiamo essere in prima linea. E’ ridicolo che le squadre importanti siano in mano ai fondi o ad impiegati di alto livello, perché difendono il proprio portafogli ma non combattono per il calcio. Sa quante volte ho convocato i miei colleghi che non sono in Italia e non si sono mai visti? Sono dovuto andare a Los Angeles per parlarci, è un problema. Vado da 18 anni in Lega, quasi sempre a perdere tempo a sentire cose inutili, e mi chiedo come fanno gli altri a non venire e a non prendersi la responsabilità di certe decisioni. Sarebbe facilissimo cambiare il calcio italiano se fossimo tutti imprenditori attorno allo stesso tavolo. Dell’Eca mi sono stancato quando è diventato tutt’uno con la Uefa».

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