Su La Stampa scrive della saggezza del Napoli, che ha saputo gestire il doppio vantaggio dell’andata dimostrandosi più maturo

Su La Stampa Gigi Garanzini commenta la vittoria del Napoli sull’Eintracht in Champions League. Il Napoli è ai quarti per la prima volta nella storia del club. Ieri, scrive Garanzini, ha stupito la capacità della squadra di Spalletti di cambiare pelle, presentandosi in campo decisa a gestire il vantaggio guadagnato nella partita di andata.
“Il resto è Napoli. La saggezza con cui si è disposto a mutar pelle, entro certi limiti: la scelta di gestire il ritorno con l’Eintracht tenendo conto, eccome, del doppio vantaggio dell’andata. Non rinuncia, questo mai: ma controllo, innanzitutto. Per un tempo dunque non il Napoli cui ci siamo abituati: ma un’altra versione, da un certo punto di vista persino più matura”.
Napoli in controllo, insomma, squadra più matura di un tempo. Tanto i gol sono arrivati lo stesso. E che gol. A partire dal primo, firmato da Osimhen, ma senza sottovalutare gli altri due.
“Tanto poi i gol sono arrivati ugualmente, e che gol soprattutto il primo. Tre prodezze consecutive, l’appoggio d’esterno destro di Lobotka, il cross morbido di Politano, lo stacco di Osimhen che è rimasto in aria non sa nemmeno lui quanto sino alla frustata nell’angolo lontano. E poi ancora Oshimen da un’idea di Kvara rifinita da Politano e Di Lorenzo, il rigore di Zielinski”.
Garanzini elogia anche Mario Rui, ieri in campo dopo due giornate di stop in campionato per espulsione. Si scrive terzino, dice, ma si legge play-maker esterno come in giro se ne vedono pochi.
“E la riscoperta di Mario Rui, uno che si scrive terzino ma si legge play-maker esterno come se ne vedono pochi”.