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Al centrodestra “Rocco Schiavone” non piace e nessun dirigente Rai va alla conferenza (Il Fatto)

Lo sbirro dolente, che fuma pure qualche canna, in passato ha ricevuto numerose critiche dal centrodestra, e ora in Rai è tempo di nomine

Al centrodestra “Rocco Schiavone” non piace e nessun dirigente Rai va alla conferenza (Il Fatto)

Il Fatto quotidiano scrive che al centrodestra non piace la serie tv “Rocco Schiavone ” tratta dai romanzi di Antonio Manzini e interpretata da Marco Giallini. Venerdì ci sarà la presentazione della quinta stagione.

Scrive Il Fatto che

alle conferenze stampa di ogni genere è sempre presente un dirigente dell’azienda, solitamente il direttore di competenza. Venerdì, invece, non è previsto nessuno. (…) Per competenza sarebbe dovuto toccare a Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction (vicina al Pd). Che però non ci sarà e nemmeno manderà un sottoposto.

“A memoria non ricordo una cosa del genere. In Rai c’è un alto papavero anche per presentare il premio di Rocca Cannuccia, figuriamoci una fiction di successo in prima serata. Davvero molto strano”, confida una fonte esperta. “Motivi tecnici”, dicono da Mamma Rai.

Il Fatto mette insieme un po’ di critiche che nel corso degli anni la serie tv ha ricevuto dal centrodestra

Noi su queste cose siamo un po’ andreottiani e vogliamo pensar male. E così ci sovviene come nel corso degli anni Rocco Schiavone abbia subìto notevoli attacchi da destra, con tanto di interrogazione parlamentare di Gasparri, Giovanardi e Quagliariello nel 2016. Maurizio Gasparri (FI), che oltretutto ammise di non aver mai visto una puntata, disse che Schiavone “denigra la polizia di Stato, fa apologia della cannabis ed è un eroe per imbecilli”. Giovanardi definì il personaggio “un farabutto, un delinquente che si fa i cannoni, un ladro, un corrotto, un procacciatore di prostitute e un violento”. Nel corso degli anni le critiche si son ripetute, per esempio nel 2021, quando in molti si opposero al suo passaggio su Rai1. Oltre al solito Gasparri, giunsero attacchi pure da FDI: Federico Mollicone (oggi presidente della commissione cultura) s’interrogava su “quale modello si vuol trasmettere ai giovani”.

E poi il finale politico:

E così ci chiediamo: vuoi vedere che nella Rai che si appresta a essere “riequilibrata” a destra, e alla Fiction forse finirà addirittura Angelo Mellone, i dirigenti Rai, magari per salvarsi dallo tsunami in arrivo, abbiano preferito girare a largo dall’amatissimo (dal pubblico) sbirro dolente e border line che ad Aosta col loden muore di freddo e cambia un paio di Clark a settimana (e ogni tanto si rolla uno spinello)?

P.s.

Il giorno dopo (cioè oggi), il Fatto quotidiano torna sul tema.

Alla fine Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction, si farà vedere, in prima fila, tra cronisti e personale Rai, e magari interverrà per un saluto. Questo si apprende dopo l’articolo in cui abbiamo raccontato come domani, alla presentazione della quinta stagione della serie tv Rocco Schiavone – il vicequestore romano trasferito ad Aosta interpretato da Marco Giallini – non fosse prevista la presenza di alcun dirigente Rai. Cosa assai insolita. Che aveva generato incredulità e sospetti. (…) Dall’azienda viene fatto notare che a volte può accadere che alla presentazione di programmi di lungo corso si organizzino incontri solo col cast. (…). Detto questo, mai a Viale Mazzini è stato presentato un programma importante dirigenti a fare gli onori di casa. Sarebbe ai limiti dello sgarbo nei confronti di un proprio prodotto. Ora apprendiamo che Ammirati ci sarà. Ma tra il pubblico. Meglio di niente.

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