Se hai Osimhen e Kvaratskhelia, vincere è più facile
La coppia celebrata dal Nyt. Senza di loro, non ci sarebbe stato 5-1 alla Juventus. Il Napoli di De Laurentiis non ha mai avuto due giocatori così forti nella stessa rosa

Napoli's Georgian forward Khvicha Kvaratskhelia celebrates with Napoli's Nigeria's forward Victor Osimhen (R) after scoring a penalty kick during the UEFA Champions League Group A football match between SSC Napoli and Ajax Amsterdam at the Diego Armando Maradona Stadium in Naples on October 12, 2022. (Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP)
Possono essere tante le chiavi di lettura per interpretare e dare una spiegazione al 5-1 con cui il Napoli ha liquidato la Juventus e ai nove punti di vantaggio che la banda Spalletti ha sulle inseguitrici quando manca una giornata alla fine del girone d’andata. Alcune chiavi di lettura proveremo a individuarle e a interpretarle. Ma ce ne sono due, strettamente connesse tra di loro, che si stagliano sulle altre: la prima è che il Napoli è una squadra molto forte, probabilmente oggi ha la rosa con più valore della Serie A. La seconda è che il Napoli di De Laurentiis non ha mai avuto in squadra nello stesso momento due calciatori forti come Osimhen e Kvaratskhelia. Il New York Times li ha definiti probabilmente la coppia d’attacco più devastante d’Europa. Noi aggiungiamo che sono probabilmente i due migliori calciatori della Serie A.
È il Napoli che ha battuto la Juventus. Ma sono stati loro due ad aver confezionato tre dei cinque gol che hanno mortificato l’universo bianconero. È da una girata al volo di Kvara che nasce il gol del vantaggio di Osimhen. È su assist del nigeriano, grazie a un clamoroso liscio di Bremer, che Kvara raddoppia. È lui a battere il calcio d’angolo del 3-1, ed è sempre lui ad appoggiare sulla testa di Victor il delizioso pallone del 4-1. Giusto per essere chiari, con Insigne e Mertens al posto di Kvara e Osimhen il Napoli non avrebbe mai vinto 5-1 e forse oggi staremmo ancora una volta a parlare dei limiti della squadra nelle partite decisive.
Avere i calciatori forti conta. Kvara e Osimhen oggi in coppia valgono più di 200 milioni euro. Non è un caso che prima il Napoli arrivasse sempre lì lì e poi non riuscisse a compiere il grande salto. Per parafrase il titolo di un film, la verità è che non erano forti abbastanza. E infatti il valore dei loro cartellini non si è neanche lontanamente avvicinato a quelle cifre. La verità, spesso, è elementare. Il Napoli di De Laurentiis ha avuto due grandissimi attaccanti nella sua storia, ma in periodi diversi: Edinson Cavani e Gonzalo Higuain. Il primo letteralmente devastante. Il secondo molto molto forte anche se per rendere aveva bisogno di una squadra che lo supportasse. Per capirci, Cavani giocava e segnava con Grava e Pazienza. Higuain si sarebbe depresso. Non hanno mai giocato insieme nel Napoli. Osimhen e Kvaratskhelia sono due calciatori in quell’orbita. Non sono ancora al livello di Cavani e Higuain, ma hanno tutto per eguagliarli e persino superarli.
Ovviamente non dimentichiamo che soprattutto per quel che riguarda Osimhen, il lavoro di Spalletti è stato fondamentale. Ha compiuto un lavoro di trasformazione del centravanti nigeriano. È scomparso l’attaccante primatista della dispersione di energie e incapace di leggere i movimenti della squadra. Oggi Osimhen sembra riuscire magicamente ad essere al posto al momento giusto. Non è magia. È lavoro. Spalletti ha fatto sì che riuscisse a canalizzare il suo immenso patrimonio energetico e lo mettesse al servizio della squadra e di sé. Victor è diventato una macchina da gol: 12 in campionato in 14 presenze e senza calciare i rigori. È immarcabile. Bremer se lo sognerà a lungo. Il brasiliano ha rimediato una delle figuracce più clamorose della sua carriera. Se l’è perso sul primo gol, gli ha regalato il pallone sul secondo, così come a Kvara quello del quarto. È impazzito dietro al nigeriano. Che ti sfianca alla distanza con la sua prestanza fisica. Come accadde a Roma quando alla fine sfuggì a Smalling e segnò il gol vittoria.
L’altro, Kvara, è il calciatore della Serie A più citato all’estero. Una forza della natura. Un calciatore che potrebbe serenamente giocare in Premier League. Che appartiene a un altro universo di qualità. Poi, può avere – come ha avuto – i suoi periodi di appannamento ma dispone naturalmente di gesti tecnici in grado in qualsiasi momento di indirizzare la partita. Sa dribblare. Sa strappare. Sa calciare. Sa crossare. E raramente, per non dire mai, dà l’impressione di essere intimorito da qualcuno o qualcosa. È nato per giocare a calcio ad alto livello.
Tutto questo per ricordare che il Napoli ha battuto la Juventus per 5-1 anche perché è più forte della squadra bianconera. Ha giocatori migliori. E ha due giocatori che tanti grandissimi club europei ci invidiano profondamente.