Halilhodzic: «Il Marocco mi ha tolto l’orgoglio, non posso perdonarli»
«Avrebbe dovuto essere anche il mio addio alla carriera di allenatore», ma la Federazione lo aveva fatto dimettere per riportare un po’ di calma in un gruppo spaccato dai suoi metodi ortodossi

Morocco's coach #00 Walid Regragui (R) embraces Morocco's midfielder #07 Hakim Ziyech after winning the Qatar 2022 World Cup round of 16 football match between Morocco and Spain at the Education City Stadium in Al-Rayyan, west of Doha on December 6, 2022. (Photo by JAVIER SORIANO / AFP)
A parlare al sito di informazione polacco tportal.hr è Vahid Halilhodzic, ex commissario tecnico del Marocco, prima squadra nord africana a raggiungere le semifinali di un Campionato del Mondo.
«Mi hanno tolto l’orgoglio. Non posso dimenticarlo, né perdonarli. Perché avrebbe dovuto essere anche il mio addio alla carriera di allenatore».
All’allenatore franco-bosniaco non va giù che a essere l’eroe della nazionale sia l’ “anonimo” Regragui e non lui. Si scaglia contro la federazione marocchina e contro il suo successore, colpevole secondo l’allenatore ex Psg, di non avergli reso il tributo che meritava. Halilhodzic non ha potuto nascondere la sua amarezza, “né l’omaggio resogli da Regragui può compensare ciò che ha perso al Mondiale“.
L’amarezza è troppo grande ma ancor più grandi erano gli attriti fra lui, la federazione marocchina e i giocatori.
La Federcalcio marocchina (Frmf) lo aveva ingaggiato nel 2019 ma ad agosto una furiosa lite con l’attaccante Hakim Ziyech ha reso il clima all’interno della nazionale teso. L’allenatore aveva addirittura espulso Ziyech per “questioni disciplinari”, salvo poi reintegrarlo dopo le dimissioni dello stesso Halilhodzic.
Allora le dichiarazioni ufficiali parlavano di una separazione amichevole fra Marocco e allenatore, con la motivazione di “divergenze di punti di vista sulla preparazione degli Atlas Lions”.
Ne avevamo parlato quando tutto il mondo stava iniziando ad accorgersi di Regragui, chiamato appunto al posto Halilhodzic, proprio per ricompattare il gruppo della nazionale e richiamare gli “esiliati”:
Solo tre mesi fa, alla fine di agosto, Walid Regragui ha ricevuto una chiamata inaspettata. Con un curriculum scarso come allenatore, la Federazione marocchina ha offerto a questo ex giocatore del Racing di Santander la Nazionale. La Federazione voleva riportare un po’ di calma in un gruppo spaccato dai metodi dell’irascibile Valhid Halihodzic che aveva litigato, tra gli altri, con Ziyech, provocandone l’abbandono della Nazionale.