A Tyc Sports: «Dei giocatori che ho visto, Messi è il migliore, il più completo. L’ho sempre apprezzato. Lavora in campo e non fa parlare di sé fuori. E poi si è saputo evolvere»
Compagni in nazionale e anche al Barca, Messi e Mascherano, che in una lunga intervista a Tyc Sports ha parlato proprio del rapporto con la Pulce:
«Dei giocatori che ho visto, Messi è il migliore, il più completo. Sembra che il tempo non passi per lui. Riesce sempre a trovare un modo per adattarsi al ritmo della partita, allo scorrere del tempo e per poter trovare la posizione e la prestazione migliore in base alla partita. L’ho sempre apprezzato molto. Lavora in campo e non fa parlare di sé fuori. E poi si è saputo evolvere. Ha iniziato a giocare come esterno per diventare un giocatore totale ma senza perdere abilità. Già ai Mondiali in Sud Africa, Leo aveva detto a Pep di ingaggiarmi al Barcellona ma lui non ne voleva sapere. Aveva paura del mio carattere. Pensava che avrei potuto creargli dei problemi se non avessi giocato».
Racconta il retroscena del suo approdo al Barcellona grazie all’intervento dell’amico e collega. Da lì otto anni di successo con la maglia blaugrana, a guidare la difesa con il carattere duro e aggressivo che lo contraddistingue.
«Ovviamente Leo mi ha aiutato molto al mio arrivo. Ho fatto una chiacchierata con Pep prima di firmare. Mi ha parlato della sua preoccupazione, mi ha specificato più volte che sarei stato un sostituto e di non volere problemi. Gli ho detto che ero lì per migliorare, per imparare, per essere in una squadra che avrebbe gareggiato per molti titoli. Nel primo incontro di persona, Guardiola mi disse subito che ero una riserva. Ed era vero. Il mio stile non era compatibile con quello che richiedeva lo stile di gioco del Barcellona, ma io mi sono ripromesso che mi sarei adeguato. E oggi posso dire che il miglior allenatore della mia carriera è stato Pep».