Inchiesta sui maltrattamenti alle ex ginnaste: indagate Maccarani e Tishina

Lo scorso 14 novembre le due ex ginnaste sono state sentite in Procura dove hanno confermato quanto già riportato dalla stampa e riferito in dettaglio il contesto nel quale gli abusi si sarebbero verificati.

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Rio de Janeiro (Brasile) 21/08/2016 - ginnastica ritmica / Olimpiadi Rio de Janeiro 2016 / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Italia ONLY ITALY

È Emanuela Maccarani, direttrice tecnica dell’Accademia internazionale di ginnastica ritmica di Desio (Monza), a quanto si apprende, una delle persone indagate dalla Procura di Monza per presunti maltrattamenti alle giovani atlete. Maccarani, sospesa dalla Federazione, quando la notizia delle prime denunce trapelò sulla stampa, inviò ai colleghi un messaggio Whatsapp, per difendere la sua posizione. Indagata anche Olga Tishina, assistente di Maccarani

Queste le notizie di questa mattina

Due responsabili dell’accademia internazionale di Ginnastica Ritmica di Desio sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Monza, per presunti comportamenti vessatori ed abusi psicologici nei confronti di alcune giovani atlete, tutte minorenni all’epoca dei fatti. Lo ha reso noto il Procuratore della Repubblica Claudio Gittardi. Le indagini, partite dalle testimonianze delle giovanissime sportive, sono orientate ad accertare imposizioni e divieti relativi a consumo di cibi e bevande, a plurimi controlli del peso corporeo e presunte umiliazioni subite dalle atlete per comportamenti ritenuti non adeguati.

La Gazzetta dello Sport riporta la questione in un suo articolo dopo le accuse da parte delle atlete di aver subito abusi psicologici:

“Dopo le dichiarazioni uscite sulla stampa la Procura di Monza inizialmente ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato né indagati sulle presunte rivelazioni di due ex atlete della squadra nazionale di ginnastica ritmica, Nina Corradini e Anna Basta. Le due avevano parlato di comportamenti vessatori e abusi psicologici subiti durante l’attività sportiva agonistica nel centro di Desio – dal 3 novembre commissariata dalla Federginnastica -con particolare riferimento a imposizioni e divieti sul consumo di cibi e bevande, ai controlli sul peso corporeo e alle umiliazioni subite in caso di comportamenti ritenuti non adeguati.”

Lo scandalo è esploso a fine ottobre, con le denunce di alcune ex atlete. Il 14 novembre scorso due ex ginnaste dell’accademia di ritmica di Desio (Monza), sono state sentite in Procura “a sommarie informazioni” e, in quell’occasione, hanno ribadito quanto era già uscito sui media sulle vessazioni subite durante la permanenza nella scuola di ginnastica. A quanto emerso, le ragazze hanno raccontato nel dettaglio il contesto nel quale gli abusi si sarebbero verificati, in particolar modo umiliazioni per il loro aspetto fisico e un controllo esasperato del peso, la durata e reiterazione nel tempo abusi e chi li commetteva. Hanno parlato di un sistema di rigide regole legate all’attività sportiva agonistica, di rilievo nazionale e internazionale. La Procura di Monza ha quindi iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di maltrattamenti due ct, responsabili sia della struttura che della gestione tecnica delle atlete. 

 

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