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Ilaria D’Amico fa peggio della prima puntata: il suo flop è un problema per Raidue

1,7% di share in prima serata e fa crollare anche “Belve” della Fagnani in onda subito dopo. Come scrive vigilanzatv.it, il programma è a rischio chiusura

Ilaria D’Amico fa peggio della prima puntata: il suo flop è un problema per Raidue
Db Milano 23/09/2019 - The Best FIFA Football Awards / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Ilaria D'amico

Ilaria D’Amico riesce nell’impresa di peggiorare i suoi ascolti. Dopo i disastrosi ascolti della prima puntata di “Che c’è di nuovo”, sono arrivati i risultati della seconda. Il giornale on line vigilanzatv.it scrive di ascolti cimiteriali. Neanche 300mila spettatori in prima serata su Raidue (si ferma a 299mila).

Ecco che cosa scrive vigilanzatv.it

Gli ascolti Tv e i dati Auditel di giovedì 3 novembre 2022 vedono, in prima serata, tornare il talk show “Che c’è di nuovo” con la sua seconda puntata. Il programma è condotto da Ilaria D’Amico e ideato dall’ex Iena Alessandro Sortino, già autore il giovedì sera su Rai2 di Nemo – Nessuno escluso e quindi di Popolo sovrano, prima spostato al venerdì poi chiuso anticipatamente per cifre esangui. Come le due suddette trasmissioni, anche Che c’è di nuovo è prodotto in collaborazione con Fremantle Italia.

Se, all’esordio la scorsa settimana, il programma condotto da D’Amico – autodefinitasi il punto di riferimento dell’informazione – aveva totalizzato il 2.2% con 349.000 spettatori, il risultato Auditel della seconda puntata è stato ancor più impietoso. Solo un cimiteriale 1.7% di share con 299.000 spettatori, facendo così crollare anche Belve condotto da Francesca Fagnani in seconda serata, che – partito in ritardo – ha raccolto il 2.5% di share con 169.000 individui all’ascolto.

Che c’è di nuovo è stato finanche doppiato da Only Fun Comico Show con Elettra Lamborghini sul Nove (3.0% – 560.000) e surclassato da Paolo Del Debbio con Dritto e Rovescio su Rete4 (6.8% – 993.000) e da Piazza Pulita di Corrado Formigli su La7 (5.9% – 865.000).

Numeri che, se dovessero essere confermati anche nelle prossime puntate (se mai ci saranno…), evocano campane a morto per un programma che l’attuale direttore dell’Approfondimento Antonio Di Bella ha ereditato malgré soi dal suo predecessore Mario Orfeo, prima che questi venisse esautorato dall’Ad Carlo Fuortes e rispedito alla guida del Tg3. Il programma di D’Amico, per giunta, occupa lo spazio del giovedì sera finora presieduto dai meloniani in Rai, ovviamente determinati a riprenderselo al più presto.

Ricordando la chiusura anticipata di Popolo sovrano e di Seconda Linea (dopo sole due puntate), l’ipotesi della cancellazione di Che c’è di nuovo non è certo peregrina. E dopo l’1.7% di ieri sera, la domanda che circola sempre più insistente nei corridoi di Viale Mazzini è: “quando?”.

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