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Il video di Spalletti con i bambini va divulgato nelle scuole (Libero)

L’elogio del video in prima pagina: «Di Lorenzo fa il capitano perché ha la pagella migliore di tutti. Anche studiare è uno sport»

Il video di Spalletti con i bambini va divulgato nelle scuole (Libero)

Il video di Spalletti con i bambini alla fine dell’allenamento del Napoli. Libero ne scrive in prima pagina col titolo: “La lezione di vita di Spalletti ai bambini delle elementari”.

Libero scrive che il video di Spalletti con i bambini è una scena che sembra tratta da un libro di Soriano.

Solo che qui il protagonista non è un mediano sognatore, né un arbitro che usa la rivoltella al posto del fischietto, né un portiere attempato come El Gato Diaz l’uomo che «parò il rigore più lungo del mondo», come raccontava Soriano.

Qui c’è solo Luciano Spalletti che finisce l’allenamento, quello alla vigilia di Napoli-Empoli; e si avvicina ad un gruppetto di piccoli tifosi in adorazione. E, in cinquantanove secondi scanditi, videoripresi e poi mandati a nei social, l’allenatore del Napoli concede a quei bambini una grande lezione. Spalletti si ferma davanti alla transenna che divide il mondo di qua – quello reale del tifo – da quello di là, del calcio milionario che spesso trasforma vite di riscatto in slanci d’arroganza. Spalletti si pianta davanti ai bambini e dice:

«Ci sono due modi di fare sport, due modi di esser campioni. Di pallone e di studio. Sono due sport fondamentali. Anche studiare è uno sport, anche perché se giochi insieme a me, se giochi nel Napoli devi capire cosa si deve fare, dove si deve andare. Per cui bisogna giocare bene la palla e sapere quello che si dice e quello che si ascolta». I bambini all’inizio non afferrano. Si aspettano un tiro al volo, un dribbling, la formazione della squadra di domenica prossima; invece si ritrovano il Mister che ti fa il pippone. Ma Spalletti continua: «Sono due sport uguali, il calcio e lo studio. Di Lorenzo fa il capitano perché ha la pagella migliore di tutti. Poi, Di Lorenzo è bravo a giocare a calcio, ma l’importante è che ha la pagella migliore». L’importante è lo studio. È l’applicazione. È la tenacia. L’importante non è il tiro più potente, la veronica più ubriacante, il punteggio più pesante. No. L’importante è avere la pagella migliore. Roba da divulgare nelle scuole.

Il video – naturalmente col volto dei bimbi pixellato – diventa virale in poche ore; saltella dalle tv ai social; e arriva in tutte le chat dei padri d’Italia (me compreso) che hanno almeno un figlio arruolato nelle squadrette di periferia.

Spalletti non è un pirla. Anzi.

(…) Spalletti si comporta esattamente come il «buon padre di famiglia» dei nostri codici civili e dei racconti dei nonni.

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