Sono passati quasi due mesi dall’infortunio del belga, rientrerà contro la Fiorentina. Il gioco di Inzaghi, nel frattempo, è cambiato. Lukaku non ne è più il perno

Romelu Lukaku sta per tornare in campo. Ha smaltito l’infortunio al flessore che lo ha tenuto lontano dall’Inter per due mesi. Da oggi tornerà ad allenarsi con i compagni e sarà a disposizione di Simone Inzaghi per la sfida contro la Fiorentina di sabato. Non partirà titolare ma potrà avere un po’ di minutaggio nelle gambe. Ma quale Inter troverà al suo ritorno? La squadra di Inzaghi è profondamente cambiata, durante la sua assenza, scrive Claudio Savelli su Libero. Ora, al centro, non c’è più Lukaku, ma Lautaro.
“L’Inter, in questi 53 giorni, è cambiata. Lukaku ne ritroverà una diversa rispetto a quella in cui aveva ricominciato a giocare ad agosto. Dopo la doppia sfida al Barcellona, il mister si è reso conto che questa squadra non deve per forza controllare il pallone e difendere costantemente in avanti. Può anche abbassare il baricentro di qualche metro e accettare lunghi momenti a difesa della porta, purché siano intense le marcature che, come si usa dire, “rompono la linea”. Da questo contesto, poi, l’Inter si distende passando dalla rifinitura di Dzeko, mentre con Lukaku potrà avere un corridore in più per ribaltare velocemente il campo. Questa idea non esclude l’elaborata costruzione dal basso, nelle vene dell’Inter fin dai tempi di Spalletti, e gli interscambi propri del calcio di Inzaghi: in questi casi, Romelu dovrà adattarsi alla seconda novità, ovvero Lautaro”.
Il Toro, a prescindere dai gol segnati, “si è dimostrato il top-player dell’Inter”.
“E più da prima punta che da seconda, quindi non sarà lui a ruotare attorno a Lukaku ma il contrario”.
Il problema è anche emotivo, scrive Savelli, legato alle preferenze della tifoseria nerazzurra.
“È anche una questione emotiva nei confronti della tifoseria. Sul podio delle preferenze ora c’è Lautaro, è quindi giusto che il belga non si comporti come se ci fosse lui ma lavori per recuperare posizioni”.