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Il Napoli di Spalletti demolisce i luoghi comuni sul calcio italiano

L’analisi del Corsport: ad Amsterdam la Treccani del calcio. Il Napoli è di tanti ma oggi le mani sulla città sono di Spalletti

Il Napoli di Spalletti demolisce i luoghi comuni sul calcio italiano

Il Napoli di Spalletti. Sul Corriere dello Sport l’analisi di Ajax-Napoli 1-6 di Antonio Giordano

Il Napoli di Amsterdam è una delle diapositive più espressive del calcio italiano, e non solo quello contemporaneo, esprime concetti tecnici e tattici esaltanti, induce a riempirsi gli occhi con tutto ciò che emerge nei movimenti di una Treccani che contiene ogni frammento, marginale o “centrale” nell’economia del progetto, i movimenti, le coordinate, le coperture, gli attacchi, il terzo uomo, le uscite della punta, le incursioni dei centrocampisti.

(Il Napoli di Spalletti) demolisce i luoghi comuni sull’inadempienza spettacolare del calcio italiano, che con quella mentalità sgargiante trasforma la partita in arte

Il Napoli è di tanti, è di ADL e del suo management che sembra visionario ed è pure sublime come racconta l’evoluzione del club; è pure di Cristiano Giuntoli e dell’area tecnica, che hanno rastrellato talenti meravigliosi a prezzi di discount calcistico; ma il gol dell’1-1, quello che apre all’impresa – un capolavoro costruito con pennellate nelle ripetute in allenamento – lo consegna tecnicamente e tatticamente a Luciano Spalletti. Le mani sulla città sono le sue, oggi.

Come scritto da Ilaria Puglia nelle pagelle:

Spalletti è straordinario. Ha creato un Napoli enorme, gigantesco, ciclopico, ineguagliabile, spettacolare e aggiungi tu tutti gli aggettivi che ti vengono in mente. Un Napoli che si conosce a memoria, nonostante abbia cambiato sei, sette giocatori, quanti? Quelli vecchi non li ricordo nemmeno più, non voglio neanche perdere il tempo a contarli.

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