ilNapolista

Florentino: «Al-Khelaifi dice che il Real teme la concorrenza, bisognerebbe ricordargli chi è il Real»

All’assemblea dei soci del club: «Nessuno fa nulla contro i club che violano il fair play finanziario. La Superlega fermerebbe il declino del calcio»

Florentino: «Al-Khelaifi dice che il Real teme la concorrenza, bisognerebbe ricordargli chi è il Real»
Madrid (Spagna) 24/01/2017 - presentazione campagna 'Sin respeto no hay juego' / foto Alterphoto/Insidefoto/Image Sport nella foto: Florentino Perez

Florentino Perez ne ha per tutti. Il presidente del Real Madrid ha lanciato dardi ovunque durante la riunione dei soci del club madrileno. Ha parlato dei club che non rispettano il fair play finanziario, tanto per cominciare.

“Il calcio ha bisogno di una gestione professionale, moderna e trasparente. Per offrire un prodotto di qualità e interesse che restituisca entusiasmo e passione. Dobbiamo fermare il deterioramento del calcio. Ecco perché abbiamo deciso di proporre una competizione come la Superlega. Alcuni pretendono poi che accetti normalmente gli abusi di alcuni club con il fair play finanziario. Abusi che tutti conosciamo e su cui nessuno fa nulla“.

Bisogna offrire al pubblico partite di livello più alto.

“Nadal e Djokovic hanno giocato 59 volte… è noioso? Tuttavia, Real Madrid e Liverpool si sono incontrate solo nove volte in 67 anni. Che senso ha privare i tifosi di queste partite? Se si estrapolassero le regole del calcio da altri sport avremmo visto Nadal e Federer solo tre volte in tutti questi anni. La Uefa sta aumentando le partite tra squadre irrilevanti. Questo accelererà solo il declino del calcio europeo. Secondo Forbes, il Real Madrid è il tredicesimo club più prezioso al mondo e prima eravamo il quinto. Ci sono solo tre club del calcio in questa classifica. La tendenza non è discutibile. Negli Usa si lavora bene e in Europa molto male“.

E ancora:

“Per risolvere un problema bisogna riconoscere che esiste. Solo così si possono trovare soluzioni. Il nostro amato sport è malato, perde la leadership come attore globale. I giovani sono sempre meno interessati, una tendenza da invertire prima che sia troppo tardi. Le nuove generazioni prediligono altri spettacoli, come piattaforme online o videogiochi. Chiedono un prodotto di qualità che il calcio non dà, perché le competizioni attuali non attraggono… fino alle fasi finali. Con il massimo rispetto per i campionati nazionali, i grandi campionati europei devono offrire partite tutto l’anno, partite che riavvicinino i giovani”.

Sulla Superlega:

“La Superlega non sarebbe una competizione chiusa: avrebbe il 25% dei suoi posti aperti. Il presidente dell’Eca ha detto che il Real Madrid ha paura della concorrenza. Al presidente dell’Eca dovrebbe ancora essere ricordato chi è il Real Madrid. Il format della Superlega non può chiudere il dibattito. La giustizia europea sta già mettendo in discussione il monopolio della UEFA sul calcio. Il tribunale, con la sua risoluzione, segnerà il futuro del calcio. Da lì, lavoreremo per invertire l’attuale tendenza in Europa del calcio. Dobbiamo avviare un dibattito senza pressioni in tutta la famiglia di questo sport. Nessuno dubiti dell’impegno del Real Madrid in questo».

A questo punto, il pubblico si è lanciato in una standing ovation. Alcuni si sono alzati e hanno cantato “siamo i re d’Europa”.

ilnapolista © riproduzione riservata