Alejandro Garnacho l’argentino che somiglia al primo Ronaldo
Ieri ten Hag l'ha schierato titolare in Europa League. Garnacho è un classe 2004, è nato un giorno dopo il gol del suo compagno Cristiano in semifinale ad Euro 2004

È un’etichetta piuttosto scomoda quello che Paul Scholes attacca ad Alejandro Garnacho, classe 2004 che ieri ten Hag ha schierato titolare in Europa League: il leggendario centrocampista inglese ha paragonato il giovanissimo argentino ad un certo Cristiano Ronaldo. Garnacho è nato un giorno dopo il gol che il suo compagno di squadra segnò nella semifinale degli Europei del 2004: un segno del destino… e soprattutto un segno della longevità di Cristiano.
«Il pubblico di Old Trafford ama divertirsi… e questo ragazzo – ha detto Scholes – è stato davvero divertente. Quasi quanto Cristiano quando era giovane. Sono rimasto impressionato dalla sua capacità di sterzare in entrambe le direzioni, a destra e a sinistra. Ha grandissima abilità palla al piede, questo lo rende sostanzialmente imprevedibile. È uno dall’avvenire certo».
Garnacho – così scrive l’edizione online del Daily Mail – ha impressionato tantissimi. Con la sua instancabile corsa, con i suoi dribbling ubriacanti, ha letteralmente sfiancato i difensori dello Sheriff Tiraspol, sconfitto per 3-0. Alla sua prestazione, secondo il Mail, è mancato solo un gol o un assist.
Di lui ha parlato anche Ten Hag in conferenza stampa.
«Ha fatto una buonissima partita. Gli ho concesso l’opportunità di scendere in campo dal primo minuto perché se l’è meritata in allenamento nelle ultime settimane. È un calciatore che fa del dribbling la sua arma migliore ma non disdegna le corse all’indietro che tanto piacciono a noi allenatori. Recentemente ha messo in mostra un atteggiamento diverso, abbinando al suo innegabile talento più resilienza, più determinazione. Per questo ha giocato. È un ragazzino e i ragazzini sono così: devono crescere e, per giocare ad alti livelli, capire certe esigenze. Non si tratta solo di un dribbling o di segnare un gol…. dobbiamo vincere le partite di calcio: è più complesso. Per stare in una grande squadra ogni giorno devi soddisfare gli standard più alti. È quello che proviamo ad insegnare non solo a lui, a tutti i giocatori. Soprattutto ai giovani».