Gaetano fin qui era stato misterioso. Ci aspettavamo Raspadori per Osimhen. Mourinho ha disseminato pullmini per il campo
I cambi di Spalletti. La Gazzetta fa autocritica sui cambi di Spalletti che ieri sera hanno deciso la partita: Roma-Napoli 0-1. Qui invece il commento di Sconcerti per il Corriere della Sera.
Abbiamo sottovalutato i cambi di Spalletti, all’apparenza strambi. Ci aspettavamo Raspadori, magari per Osimhen, ma
Spalletti ha inserito Elmas, Politano e Gaetano, proprio lui, il giovane che ha trascinato la Cremonese in Serie A e fin qui soggetto abbastanza misterioso. Gaetano è entrato bene, Politano ha calibrato il lancio per i gol di Osimhen e Mourinho a quel punto ha ammassato punte.
Mourinho sa come si fa a incartare Spalletti, non per caso fino a ieri sera non aveva mai perso contro l’allenatore del Napoli. Più del classico pullman mourinhiano, nel primo tempo hanno potuto i pullmini disseminati ovunque da José lo specialista dell’ingolfo. Le marcature accorciate al centimetro; i raddoppi su Osimhen; Lorenzo Pellegrini a braccare Lobotka, la mente pensante altrui; il silenziatore applicato a Zielinski e a Kvaratskhelia, tenuto lontano dall’ultimo terzo di campo con opposizioni in serie e con ribaltamenti frequenti dell’azione.
I giudizi su Spalletti nelle pagelle del Napolista:
SPALLETTI. Lui e Mou cercano di imbrigliarsi e imbrogliarsi a vicenda, ma stavolta il Napule è troppo forte per la Roma. Il camaleontismo (se volete, diciamo anche duttilità) è meglio dell’ideologia e Spallettone lo ha capito – 8
Lo spirito del suo Napoli è tutto nei primi secondi della partita: l’arbitro fischia e non si vede quel passaggetto dietro a costruire l’azione. Palla avanti e tutti verso la porta. E infatti il Napoli si è reso pericoloso che non erano passati nemmeno due minuti. Se avesse perso contro una squadra così brutta come la Roma sarebbe stata, quella sì, un’ingiustizia. Un brutto spettacolo quello offerto da Mourinho a fine gara – anche durante, in verità, ad incitare la folla come se fosse l’unica carta che aveva da giocare -: davanti alle telecamere ha assunto le sembianze di un ridicolo bamboccino metà Mazzarri e metà Sarri, quello dei migliori lamenti – 10