«Se ci avesse creato situazioni imbarazzanti dal punto di vista tattico non l’avremmo fatto. Non ha più vantaggio a giocare con un’altra punta»
Nel corso della conferenza stampa con cui ha presentato la sfida al Torino, il tecnico del Napoli Luciano Spalletti ha parlato dell’exploit di Giacomo Raspadori e di alcune specificità sulla sua posizione in campo. In particolare, gli viene chiesto se l’ex centravanti del Sassuolo faccia più fatica quando è da solo rispetto a quando gioca con un altro centravanti.
«Secondo me no. Nel senso: non ha più vantaggio a giocare con un’altra punta per quelle che sono le sue qualità. Dipende dal tipo di partita. Se un avversario pressa forte e non possiamo costruire con qualità abbiamo bisogno di buttarla addosso e Raspa non ha la fisicità di Osimhen o Simeone. Ma se riusciamo a cominciare bene l’azione, non conta il compagno di reparto di Raspadori, l’abbiamo preso apposta perché sa fare tutto. L’abbiamo guardato bene, abbiamo speso dei soldini per comprare lui e non potevamo permetterci di andare a fare un acquisto così importante che poi ci creasse dei blocchi, delle situazioni imbarazzanti. Jack è un calciatore forte perché ha muscolo, ha watt nelle gambe, calcia bene di destro e di sinistro, sente benissimo la porta. E poi ha personalità, è un ragazzo che vuole migliorarsi, non si fermerà certo alle prime soddisfazioni, è un ambizioso. È come noi, noi abbiamo ambizione. Abbiamo una squadra giovane ma che ha come intenzione quella di diventare dei campioncini e questo per noi diventa fondamentale. In questo la società è stata molto brava».