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El Paìs: «Che tristezza le risate di Galtier e Mbappé, le superstar vivono in una bolla individualista»

“L’ambiente? Come potrebbero loro, generatori universali di felicità e ricchezza, essere parte di qualsiasi problema?”

El Paìs: «Che tristezza le risate di Galtier e Mbappé, le superstar vivono in una bolla individualista»
Lisbona (Portogallo) 23/08/2020 - finale Final Eight Champions League / Paris Saint Germain-Bayern Monaco / foto Getty/Uefa/Image Sport nella foto: Kylian Mbappe'

Le matte risate in conferenza stampa di Christophe Galtier e Kylian Mbappé sulla polemica ambientalista dei voli e delle trasferte in barca a vela, continuano a produrre un certo stupore sulla stampa internazionale. El Paìs ci torna con un editoriale di appuntito di Rafa Cabeleira, il quale rammenta un vecchio aneddoto retorico:  il riccone che fa festa sullo yacht e dice ai suoi ospiti maneggiando un’aragosta “ci sono due tipi di vita. Una è questa, e l’altra non è vita”.

Ecco. Per Cabeleira Le superstar del calcio mondiale “vivono in una bolla che non si rompe, non importa quanto forte un uragano la colpisca. Godono -consapevolmente o meno- di quella vita che è la vita, quella dello yacht e dell’aragosta, non quell’altra che, in molti casi, hanno abbandonato per talento e fatica per non doverla mai vivere. I grandi problemi della società non sono loro, salvo poche eccezioni, e il loro ideale di attivismo si riduce a poche campagne pubblicitarie in cui l’idolo rinuncia alla sua immagine per cercare di sensibilizzare i suoi milioni di seguaci. Come potrebbero loro, generatori universali di felicità e ricchezza, essere parte di qualsiasi problema? L’unica cosa che manca, penseranno, è che ora devono far parte della soluzione”.

E dunque, continua il pezzo del Paìs, “l’emergenza climatica, per un calciatore che usa l’aereo privato più spesso di un apriscatole, non è altro che il ritornello di qualche canzone popolare. È un privilegio che si è guadagnato senza alcun favore e per il quale paga religiosamente, senza lesinare sulle mance, per questo non pensa nemmeno di fare a meno di tutto ciò che altri interpretano come eccesso: l’individualismo li ha resi troppo grandi di qualsiasi tipo di causa comune, specialmente quando detta causa non è del tutto comune”.

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