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«I medici di tutto il mondo avrebbero consigliato a Pogba di fare l’intervento. Così si perde solo tempo»

Il direttore di Isokinetic Torino a Tuttosport: «La Juve ha dovuto accettare la scelta del giocatore, ci sono sicuramente svantaggi per il club»

«I medici di tutto il mondo avrebbero consigliato a Pogba di fare l’intervento. Così si perde solo tempo»
As Roma 21/05/2016 - finale Coppa Italia / Milan-Juventus / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Paul Pogba

Paul Pogba ha scelto la terapia conservativa: niente operazione risolutiva, altrimenti avrebbe dovuto rinunciare al Mondiale. Tuttosport intervista il direttore sanitario dell’Isokinetic di Torino, Fabrizio Tencone, che in passato è stato anche responsabile del settore medico della Juventus.

Nelle prossime cinque settimane Pogba riprenderà pian piano gli allenamenti, non dovrà sottoporsi a cure particolari.

«Quel menisco è rotto e nessuna cura del mondo lo riaggiusterà. Rimarrà rotto. Tuttavia il pezzettino di menisco che si è staccato potrebbe iniziare a dare sempre meno fastidio e dolore a patto che, come si dice in gergo, non “incastri il inocchio” e non lo “mandi in blocco”. Vuol dire che il ginocchio è bloccato dentro perché il pezzettino rotto si incastra nell’articolazione: il giocatore sente di non riuscire a distendere o piegare il ginocchio fino in fondo. Lo sente bloccato, appunto».

Spiega cosa può determinare una situazione del genere.

«Il problema non è tanto correre o prendere un colpo, il problema è saltarci sopra con la rotazione. Pogba peraltro ha un gioco particolare, fa tutti quei numeri: si ferma, torna indietro, cambia passo… Questa specificità aumenta un po’ il rischio che il ginocchio si blocchi. Poi, per carità, non è che capiti nulla di grave: verrebbe operato in quel momento lì. Però vuol dire ricominciare da capo tutto il discorso».

C’è il rischio che si riproponga il fastidio?

«A quanto risulta, c’è un rischio del 50 e 50».

Invece con l’operazione?

«Con l’operazione si asporta il pezzettino rotto e non c’è più niente che si possa incastrare. Potrebbero esserci problemi solo con una nuova rottura, ma si tratta proprio di avere un altro infortunio».

In sostanza quali sono i vantaggi di scegliere di non farsi operare?

«Mah, ipotizzo che sia una scelta del giocatore. Immagino che la società l’abbia accettata e autorizzata, anche perché non puoi certo fare operare un giocatore contro la sua volontà, consapevole del fatto che a fronte di qualche eventuale vantaggio per il giocatore vi sono invece dei sicuri svantaggi per il club. La scelta medica, non della società, la scelta degli esperti medici di tutto il mondo in questi casi consiglia di fare ciò che fanno tutti i giocatori: togliere subito il pezzettino rotto. Se Pogba l’avesse fatto immediatamente dopo l’infortunio, avrebbe già guadagnato una settimana-dieci giorni».

 

 

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