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Amanda Lear: «Il sesso è igiene, come mangiare un buon pasto. È farsi piacere, un piacere fugace»

A Sette: «Ho incontrato uomini meravigliosi, ma ora la boutique è chiusa. Continua ancora un po’, perché c’è una nuova generazione gerontofila».

Amanda Lear: «Il sesso è igiene, come mangiare un buon pasto. È farsi piacere, un piacere fugace»
archivio Image / Spettacolo / Amanda Lear / foto Insidefoto/Image

Su Sette, settimanale del Corriere della Sera, un’intervista ad Amanda Lear. Vive da quarant’anni in Francia, vicino a Saint-Rémy-de Provence. Ha studiato Belle Arti, racconta che la pittura per lei ha avuto lo stesso effetto della psicanalisi per altri.

«È stato il mio primo grande amore! Sarò pittrice fino alla morte, non sono una cantante. È la mia terapia, la cosa che mi mantiene in equilibrio. Con la pittura non ho bisogno di andare dallo psicanalista, i miei colleghi vanno tutti dallo psicanalista!»

Cosa cerca in un uomo?

«La fedeltà. È quasi impossibile, ma è così meraviglioso. E la lealtà. Sono stata molto fortunata nella mia vita, ho incontrato uomini meravigliosi, ma ora la boutique è chiusa. Continua ancora un po’, perché c’è una nuova generazione che è piuttosto gerontofila. A loro piacciono le donne più grandi e questa è una novità. Prima, quando una donna raggiungeva i 40 anni la sua vita era finita, come uno yogurt scaduto. Oggi questa scadenza viene sempre rimandata. Basta guardare Jane Fonda o Tina Turner, tutte donne che hanno superato gli 80 anni, straordinarie. E i giovani scoprono che queste donne gli offrono la loro intelligenza, la loro tenerezza».

Tra i suoi amori c’è stato anche Dalí. Le chiedono cosa le piacesse di lui.

«Fisicamente era un bel dibattito. Io uscivo con giovani chitarristi, mentre lui aveva 70 anni e l’alito pesante, i denti marci, eppure non avevo mai incontrato un uomo così affascinante. Mi portò a pranzo al ristorante Lasserre a Parigi. Una volta, alla fine del pasto, recitò una poesia di Garcia Lorca. Nessuno mi aveva mai fatto una cosa del genere! Dimenticavo che fosse vecchio. Non mi ha mai raccontato la stessa storia due volte! Mi parlava del suo tempo, dei surrealisti, di Hitchcock, di Frank Sinatra. Ero sotto il suo incantesimo!».

Sul #MeToo.

«Sono felice che la gente abbia il coraggio di parlarne, perché tutti sapevano quello che accadeva nel mondo dello spettacolo, ma nessuno diceva niente. Ma perché si è aspettato così tanto? Perché una ragazza oggi dice “quarant’anni fa lui mi ha messo le mani sul culo”? Non capisco! Se qualcuno mi mette le mani sul culo, la sera stessa vado dalla polizia! Sono un po’ scioccata che questo emerga dopo così tanti anni, così faticosamente».

Che cos’è il sesso?

«È igiene, come mangiare un buon pasto. È farsi piacere, un piacere fugace. Non ci vedo una dimensione spirituale, o di comunione tra due esseri. L’importante è trascorrere un bel momento e se si può farne a meno, meglio ancora».

Ha paura della morte?

«No, al contrario. Sono favorevole. Ho realizzato i miei sogni, ho avuto una vita molto bella, ogni mattina ringrazio di essere viva, ringrazio per questo buon cappuccino, ringrazio per aver incontrato una persona interessante. Non so cosa potrei chiedere di più».

Le piacerebbe essere immortale?

«Sarebbe la peggiore delle punizioni».

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