ilNapolista

Sportweek e il gol di Zidane nella finale di Champions 2002 contro il Bayer Leverkusen: “la perfezione esiste”

Regalò la coppa al Real: “A nessuno sarebbe venuto in mente di trasformare il pallone calciato a casaccio da Roberto Carlos in qualcosa di straordinario”. 

Sportweek e il gol di Zidane nella finale di Champions 2002 contro il Bayer Leverkusen: “la perfezione esiste”
Mg Bergamo 24/02/2021 - Champions League / Atalanta-Real Madrid / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Zinedine Zidane

Tra una settimana, il prossimo 23 giugno, Zinedine Zidane compirà 50 anni. Sportweek gli dedica un approfondimento.

“Tutto quello che ha fatto, Zidane l’ha fatto per dimostrare che il fine più nobile del Calcio è regalare a chi guarda un’estatica sospensione dei sensi. Stile, disinvoltura, magia, grazia, potenza, eleganza, il dono celeste della misura, coraggio, orgoglio. Zidane. Non c’è molto altro da dire”.

Per raccontarlo, il settimanale della Gazzetta dello Sport sceglie un gol in particolare, quello che definisce “un gesto
perfetto, che dice tutto di lui”. E’ quello segnato nel maggio 2002, all’Hampden Park di Glasgow, nella finale di Champions League tra Real Madrid e Bayer Leverkusen. Vinse il Real per 2-1. Fu la nona coppa del club.

“Zidane quella sera è il Discobolo di Mirone. Quella posa là. Senza il disco in mano, ma l’armonia che emana è la stessa. Un attimo prima che tutto accada: il braccio che calamita la traiettoria del pallone, il movimento del bacino che ne prevede la traiettoria. Un filo invisibile che parte dalle dita della mano e finisce nella curva di quelle dei piedi. La gamba destra che fa da perno, lo fissa a terra e gli offre la stabilità di cui ha bisogno; la sinistra che ruota, fa un movimento meccanico, quasi innaturale, di quelli con cui da bimbi sodomizzavamo le gambe di Big Jim in certi pomeriggi di beato sollazzo. Un attimo dopo, la luce vincerà il buio”.

Accadeva 20 anni fa.

“La cosa straordinaria è che Zizou sta per colpire un pallone calciato a casaccio da Roberto Carlos. Lo fa nelle peggiori condizioni possibili: al volo, dal limite dell’area, circondato da avversari, con un timing che segna un inevitabile ritardo. Buio, luce. Il tiro – la perfezione esiste – è un lampo che illumina la notte. Achille piè veloce, Zinedine Zidane piè di piuma. Dettaglio: quello del brasiliano non è un cross, è una specie di salvataggio d’attacco. Ne esce uno spiovente che a nessuno verrebbe in mente di trasformare in qualcosa di straordinario. A nessuno, tranne a Zinedine Zidane”.

“il Calcio, nella sua accezione più pura”.

ilnapolista © riproduzione riservata