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Buffon: «Di Maria, in questo momento, nel campionato italiano è come Maradona»

Alla Gazzetta. «Oggi la Serie A si è impoverita a livello tecnico, chiunque lo prende fa un affare. Ha le stesse qualità di altri calciatori più acclamati a livello mediatico»

Buffon: «Di Maria, in questo momento, nel campionato italiano è come Maradona»
Mg Londra (Inghilterra) 01/06/2022 - Finalissima 2022 / Italia-Argentina / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Angel Di Maria

«Di Maria, in questo momento, nel campionato italiano è come Maradona. Mi sono spiegato?»

Sono le parole con cui Gigi Buffon, in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, sponsorizza – e probabilmente non ce n’era manco bisogno – il suo ex compagno Angel Di Maria. El Fideo, svincolato, secondo una parte della stampa può finire alla Juventus. Vedremo. Buffon però non ha alcun dubbio sul fatto che l’argentino farebbe la differenza.

«I giocatori vanno valutati pensando al contesto in cui devono agire. Oggi la Serie A si è impoverita a livello tecnico, questo è fuori di dubbio. E Angel, di tecnica, ne ha da vendere. Salta l’avversario con una facilità impressionante, è decisivo sotto porta, è bravo negli assist, corre per tutto il campo e può ricoprire più ruoli. In poche parole: è un giocatore di calcio. Ha trentaquattro anni? Se è per questo io ne ho quarantaquattro e gioco ancora. L’età non conta, hanno molta più importanza le motivazioni, la passione che si mette nel lavoro, la determinazione. Se Di Maria decide di fare la scelta di trasferirsi in Italia, alla Juve, significa che è pronto per farlo»

A Wembley – scrive la Gazzetta – la difesa dell’Italia non l’ha preso mai.

«Stiamo parlando di un professionista esemplare, oltre che di un bravissimo ragazzo, uno che non molla un centimetro, uno che lotta non soltanto in partita ma anche in allenamento. E a questo temperamento battagliero unisce qualità tecniche davvero incredibili. Ripeto: nella Serie A di oggi sarebbe come Maradona. Ha la capacità di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto. Più che stoppare il pallone, quando lo riceve, lui lo accarezza. E poi parte e il pallone gli rimane incollato al piede. Di Maria è stato un giocatore costretto a rimanere all’ombra di altri, sicuramente più acclamati a livello mediatico, pur avendo le loro stesse caratteristiche e le loro stesse qualità»

In che senso?

«Quando ero al Psg c’era Neymar, c’era il giovane Mbappè, c’era Verratti, ma Angel non era inferiore a nessuno di loro. Al Real Madrid, nel 2014, quando vinse la Décima, giocava con Benzema, con Cristiano Ronaldo, con Modric, con Kroos. Lui sempre un passo indietro, eppure sapeva fare l’ala, il trequartista, persino la mezzala. Chiunque lo prenda, e mi auguro proprio che la Juve lo prenda, fa un affare. Stiamo parlando di un campione e il calcio ha bisogno di campioni»

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