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Bruno Conti: «Buttammo Bearzot in piscina. Non pensavamo che non sapesse nuotare»

Al Corriere della Sera sul Mundial dell’82: «Maradona mi voleva a Napoli a tutti i costi, mio figlio Daniele aveva una venerazione per lui»

Bruno Conti: «Buttammo Bearzot in piscina. Non pensavamo che non sapesse nuotare»
Bildnummer: 05116354 Datum: 17.06.1986 Copyright: imago/WEREK Nationaltrainer Enzo Bearzot und Bruno Conti (beide Italien); Vdia, quer, Einmarsch, einlaufen, auflaufen WM 1986, L‰nderspiel, Nationalteam, Nationaltrikot Mexiko City Fuflball WM Herren Mannschaft Gruppenbild Randmotiv Personen Image number 05116354 date 17 06 1986 Copyright imago WEREK National coach Enzo Bearzot and Bruno Conti both Italy Vdia horizontal Invasion Arrive accumulating World Cup 1986 international match National team National jersey Mexico City Football World Cup men Team Group photo Rand motive Human Beings

Quarant’anni dopo il Mundial del 1982. Il Corriere della Sera intervista Bruno Conti che parla anche di Maradona

Italia-Brasile 3-2, 5 luglio, 1982, tripletta di Paolo Rossi che diventa Pablito…

«Fu la vittoria di Bearzot, anche se rischiò di pagarla cara. Dopo quel 3-2 indimenticabile ci diede un giorno libero e in molti lo passammo nella piscina dell’albergo. Passò a trovarci in tuta e con la pipa in bocca, io e Ciccio Graziani lo gettammo in acqua per scherzo. Non pensavamo che non sapesse nuotare…».

Italia-Argentina 2-1

«È la partita che ci permette di sbloccarci e Maradona dimostra la sua grandezza anche nella sconfitta. Nessun difensore ci andava leggero con lui, ma Diego non si è mai lamentato. Nasce tra me e lui un rapporto fortissimo. A ogni Roma-Napoli mi diceva: vieni a Napoli a giocare con me, tu sei il calcio. Mi invitò al suo matrimonio, venne a trovarmi a Trigoria quando avevo preso in corsa la panchina della Roma nell’anno in cui si bruciarono Prandelli, Voeller e Delneri».

Quanto fu vicino al Napoli in quegli anni?

«Io ero lusingato, però, volevo restare a Roma. C’era in discussione il contratto da rinnovare con il presidente Viola e ci incontrammo al ristorante Quadrifoglio. Spesso portavo i miei figli all’allenamento e in quella occasione c’era Daniele, che per Maradona aveva una venerazione. Viola gli chiese: “dove giocherà papà l’anno prossimo?” E Daniele: “va a Napoli da Maradona”. Non so cosa pensò Viola, però firmai subito dopo il contratto per restare».

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