Sinner sì che è un vero uomo: «Nel tennis non ho mai paura, in discesa libera sì»
Goggia se ne farà una ragione, Sinner cucina persino per conquistare le regazze. A La Stampa: "A me viene naturale tirare forte quando c'è il punto che conta"

2021 archivio Image Sport / Sport / Tennis / Jannik Sinner / foto Imago/Image Sport
Jannik Sinner aveva paura in discesa libera, nella sua precedente vita da agonista di sci. Ed è un bravo cuoco: per conquistare le ragazze va di soffritto e “pummarola”. In pratica l’intervista de La Stampa a Jannik Sinner risponde a distanza a Sofia Goccia, il cui metro sulla virilità ha scatenato un putiferio un paio di giorni fa. Al netto della mascolinità il tennista altoatesino dice anche un’altra cosa: lui il braccino non sa cosa sia: “A me viene naturale tirare forte quando c’è il punto che conta”.
Paura? Mai. “Quella mi capitava di provarla, un pochino, quando mi buttavo giù dalla montagna con gli sci, in discesa libera. Nel tennis no“. Nei punti decisivi, “per me è lì che esce il vero carattere di un giocatore”. Invece a lui, racconta intervista da La Stampa fanno paura “gli insetti, i ragni, i film horror”. Anzi, gli piacciono la velocità, le macchine, le gare in kart”.
Sinner, figlio di ristoratori, dice di saper cucinare un’ottima “pasta con il pomodoro, la pummarola e il soffritto li faccio io. Mi riesce bene anche il pollo fritto, o con le patate cucinato al forno. Da piccolo ero bravo con le torte ripiene alla crema”.
Parla ovviamente anche di tennis. Dice che ora è il momento di lavorare su alcune cose, il servizio per esempio:
“È il colpo su cui devo lavorare, lo so. Ora servo già un po’ più forte, è bastato intervenire su qualche piccolo dettaglio, contro Carreno Busta a Miami ad esempio ho fatto 15 ace, e non mi era mai capitato. Ma ci sono altre cose… Il tocco di palla, lo slice di rovescio o le smorzate. Devi allenarle, non puoi giocarle solo in partita, anche se non saranno mai il mio punto forte”.
E di Vagnozzi, il post-Piatti:
“Mi dice sempre ‘gioca con il 100 per cento di quello che hai’. Sto provando a farlo in ogni partita, a cavarmela anche se non sono al massimo fisicamente o non è giornata. Se non ti funziona il servizio, puoi sempre provare con il diritto, il rovescio, la volée”.