Ozpetek: «Una faccia cinematografica nel calcio? Sebino Nela. Era proprio bello»
Alla Gazzetta. «Anche se lo hanno già fatto in molti, mi piacerebbe girare un film su Maradona. Scegliere tra Napoli e Roma per me è difficile»

Il suo ultimo lavoro è la serie «Le Fate Ignoranti», disponibile con i suoi otto episodi su Disney+. Parliamo del regista turco naturalizzato italiano Ferzan Ozpetek. Che ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Sulla sua passione per il calcio e non solo.
«Mi diverto a far arrabbiare gli amici laziali dichiarandomi tifoso giallorosso… In realtà riesco ad apprezzare una partita giocata bene al di là delle maglie in campo. Le gare che preferisco sono quelle dell’Italia, lì scateno la mia passione sfrenata».
Quindi ha seguito l’Europeo?
«Ma certo, come si poteva non vedere quelle partite? Mi sono emozionato tantissimo. Ero sul set delle Fate, ne parlavamo sempre, anche perché c’era Cristiana Capotondi che è un’appassionata vera. Prima di ogni gara poi annunciavo i risultati, azzeccando il numero di gol e anche se si sarebbe conclusa ai calci di rigore. Mi chiamavano lo stregone… Li ho presi tutti! Qualcuno si è anche giocato i miei pronostici facendo delle vincite pazzesche».
Torniamo un attimo alla Roma: domani giocherà a Napoli, altra città a cui è legatissimo.
«E infatti per me sarà dura… Napoli è nel mio cuore sempre, i napoletani sono meravigliosi e quando sono lì mi sento a casa. Ho tifato tantissime volte per loro e scegliere tra Napoli e Roma è difficile davvero, mi devo limitare a dire “vinca il migliore”. Poi durante la partita magari cambierò idea, anche perché il Napoli è alto in classifica…».
Gli altri sport.
«Mi piace il tennis e sono contento che l’Italia abbia un talento come Berrettini, che tra l’altro è un bellissimo ragazzo e anche molto perbene. Lo seguo su Instagram, metto like ma non mi pare che lui se ne accorga (ride, ndr). Il più grande però resta Federer. E poi, detto tra noi, sono tutti belli. Nello sport come nel cinema bisogna guardare la bellezza, la bravura e il fascino insieme, anche se nello sport l’attrazione viaggia spesso accanto al talento».
Se nel calcio c’è qualche faccia cinematografica?
«Oggi non saprei, ma nel passato ce n’erano tanti. Vi ricordate di Sebino Nela? Mi piaceva molto quando ero ragazzo, era proprio bello! Qualche giorno fa, alla festa di presentazione de Le Fate, ho conosciuto Luigi Busà, il campione olimpico del karate, davvero molto molto bello».
Se c’è qualche sportivo su cui gli piacerebbe girare un film.
«Anche se lo hanno già fatto in molti, dico Maradona. È stato un grande grande grande, era quasi un artista. Ancora oggi mi capita di andare a rivedere le sue giocate».











