Due posti per coefficiente Uefa, la nuova Champions-Superlega fa infuriare tifosi e club di Premier

La Football Supporters' Association accusa: «È un tentativo di far entrare la Superlega dalla porta sul retro»

Ceferin Superlega Uefa Champions

Mg Madrid (Spagna) 01/06/2019 - finale Champions League / Tottenham-Liverpool / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Aleksander Ceferin

Le squadre della Premier League al di fuori delle tradizionali Big Six (Manchester City, Liverpool, Chelsea, Tottenham, Arsenal e Manchester United) sono letteralmente furiose per il piano della Uefa di introdurre gli ingressi «jolly» in Champions League con una sorta di wild card. Due posti in Champions, in sostanza, sarebbero offerti in base alle precedenti (e storiche) prestazioni nella massima competizione europea e non dal piazzamento in campionato. Ebbene, la maggioranza dei club inglesi – secondo il Daily Mail – ritiene che sia una specie di versione annacquata della Superlega.

Si tratta di un modo per tenere i buoni i club d’élite, assicurandogli un vantaggio (anche e soprattutto finanziario) senza che questo sia stato conquistato sul campo. Tra i più critici David Moyes, l’allenatore del West Ham.

«Scommetto che la UEFA non si aspettasse che il West Ham fosse in questa posizione  eppure è quello che succede. Ed è per questo che dobbiamo continuare a incoraggiare la UEFA a coinvolgere altre squadre. Non avremmo potuto avere l’ambizione di partecipare alle competizioni europee con regole diverse»

La cosa non è sfuggita ai tifosi inglesi che tramite la Football Supporters’ Association hanno fortemente criticato le intenzioni della Uefa, accusandola di voler far entrare di fatti la Superlega dalla porta sul retro.

Siamo uniti nell’opposizione alle proposte di riforma della Champions League che sono un tentativo di ritorno all’idea screditata di una Superlega europea. L’anno scorso sono stati proprio i tifosi a mettersi assieme forzarne il crollo. All’epoca, la Uefa ci aveva detto che i tifosi sono il cuore del gioco e aveva promesso che le opinioni dei tifosi stessi farebbero state al centro della scena nel decidere cosa sarebbe successo dopo.
Quindi è con grande sgomento che ora affrontiamo la prospettiva di queste modifiche alla Champions League. Modifiche che comporteranno la disputa di molte più partite del girone e l’ingresso di alcuni club in base ad uno storico “Coefficiente UEFA per club” quinquennale. Queste proposte non faranno altro che ampliare il divario tra i club ricchi e gli altri, impattando pesantemente sui calendari dei campionati nazionali, con la conseguenza inevitabile che i tifosi sacrifichino ancora più tempo e denaro per assistere a partite del girone senza senso.

 

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