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Vicenza contro la maglia fashion. Il patron Renzo Rosso fa il dito medio, i tifosi boicottano la festa

Una storia simile a quella di Napoli. Tifosi contro la maglia ideata per i 120 anni del club. Lo stilista: «Mi devono delle scuse», loro stendono un duro comunicato

Vicenza contro la maglia fashion. Il patron Renzo Rosso fa il dito medio, i tifosi boicottano la festa

L’insolito asse Napoli-Vicenza. Ma siamo sicuri che altre tifoserie saranno coinvolte o lo sono già. I tifosi di calcio sono tradizionalisti e ostili a qualsiasi novità, in particolar modo se riguardano i colori sociali. La scorsa settimana a Napoli c’è stata una sorta di insurrezione contro l’idea di giocare contro il Milan con la maglia rossa in omaggio a Maradona. Le solite accuse di mercificazione e via dicendo, che ben conoosciamo. Il Napoli ha cambiato idea, ha giocato con quella azzurra e – va da sé – ha perso.

A Vicenza è successa la stessa cosa. Il presidente del Vicenza è Renzo Rosso di professione stilista (è il fondatore del marchio Diesel). Per i 120 anni del club, ha pensato di ideare la maglia «Icon» che è stata indossata nella gara di sabato contro la Ternana (anche in questo caso edizione limitata). Maglia con righe ortogonali e non verticali. Apriti cielo. La scelta è stata duramente contestata.

Renzo Rosso che, come tutti i presidenti, ha scambiato l’essere proprietario di una squadra di calcio con l’aver creato un ente di beneficenza, ha reagito così: «Mi devono delle scuse». Ma perché? «Sono uno dei più grandi creativi del mondo della moda». Ah ok.

Fatto sta che la maglietta non è piaciuta. Il Corriere della Sera oggi scrive:

Sono volati gestacci (Renzo Rosso ha mostrato il dito medio ai tifosi) e cori allo stadio Menti, dove in teoria si stava celebrando l’anniversario del club tra l’altro coronato da una vittoria che ha rimesso il Lanerossi in pista nella lotta per la salvezza in serie B. E invece la domenica è finita a insulti.

I tifosi non intendono fare retromarcia. Oggi si sarebbero dovuti festeggiare i 120 anni del Vicenza, la curva ha annunciato il loro forfait. Boicottano l’evento, altro che scuse: «Annulliamo, non senza dispiacere, l’evento per i 120 anni».

Hanno scritto un comunicato particolareggiato, che vi proponiamo:

«Annunciamo, non senza dispiacere, che l’evento per i 120 anni programmato mercoledì 09/03 allo stadio Menti è ANNULLATO. Non verrà portata avanti nessuna iniziativa che necessiti di permessi e collaborazioni da parte di chi si rivolge a noi col dito medio o dandoci dei “pezzenti”. Festeggeremo comunque questa ricorrenza, a modo nostro, ma lo faremo senza scendere a patti con chi ci vorrebbe come una banda di lacchè, pagliacci e circensi al seguito.
Dal 2018, quando si è instaurata la nuova società, abbiamo offerto la nostra fiducia incondizionata, anche a costo di inimicarci quella parte di tifoseria che non vedeva di buon occhio i nuovi arrivati e mordendoci spesso la lingua di fronte a scelte machiavelliche o errori di “gioventù”. Il tutto cercando di instaurare un dialogo mai nato, ma in compenso già chiuso.
Succede poi che i 120 si avvicinano e che si cerca di organizzare qualcosa di importante, mentre il caro Renzo si ricorda di aver partorito una terza maglia “particolare” o comunque fuori dai canoni standard, che sceglie di lanciare sul mercato proprio in concomitanza con la ricorrenza. Che la maglia piaccia o meno è SOGGETTIVO E NON E’ IL PROBLEMA, ne abbiamo avute anche di più brutte, ma visto che era stata creata già da un anno e mezzo, ci siamo mossi immediatamente chiedendo di aspettare a lanciarla, evitando proprio la settimana del compleanno, per il quale sarebbe stato più azzeccato un tributo alla storicità delle strisce bianco-rosse, magari con un richiamo al passato o una patch celebrativa. Niente, menefreghismo totale. E siccome non ci è stata data risposta, ci siamo sentiti in dovere di manifestare il nostro dissenso in maniera meno discreta, con un coro APPLAUDITO DA TUTTO LO STADIO. La controbattuta dell’elegante presidente è stata un dito medio rivolto alla Curva, una minaccia (“questa me la pagano”) e altri borbottii poco piacevoli uditi dagli astanti.
Finita la partita, l’umile condottiero di OTB ha raggiunto davanti alla Conchiglia d’Oro un folto gruppo di tifosi, che si stava dirigendo verso le proprie auto, abbassando il finestrino e chiedendo rispetto per colui che “ha cambiato il mondo della moda”, dando a noi dei pezzenti con un nuovo dito medio ben in vista.
Ci scusiamo se ci siamo dilungati nella spiegazione, ma vista la premura della società di chiedere il silenzio ai giornalisti in tribuna, non vorremmo passare poi noi per maliziosi o capricciosi, del tipo che non ci piace la maglia e quindi vogliamo litigare. E’ giusto essere chiari.
Purtroppo, stimato Renzo Rosso, il Vicenza non è solo un’azienda, ma un patrimonio di storia e tradizione, con tifosi non disposti ad accettare imposizioni da yes man e capaci di pensare e criticare. Con una Curva ancora in grado di riempire un settore e sbancare il botteghino nonostante un calvario chiamato campionato. Non vogliamo tirar dentro questo scontro tutto il pacchetto di soci, che nulla c’entra in questo caso, ma è inevitabile che ad un’azione scaturisca sempre una reazione.
Poco cambierà per noi, saremo su quei gradoni sempre e comunque cercando di spingere ancora questi colori al “miracolo” chiamato salvezza e se così non sarà, NOI resteremo sempre al nostro posto, in C o in qualsiasi altra categoria, per l’onore di questa città e di questa maglia a righe verticali biancorosse!»

È intervenuto anche il sindaco di Vicenza Francesco Rucco: «Stiamo uniti, ne va del futuro della squadra nella lotta per non retrocedere».

La società ha emesso il seguente comunicato:

Le ultime quarantotto ore sono state caratterizzate da fatti che hanno portato ad una esasperazione dei toni e rapporti. Purtroppo, per una serie di motivi, siamo stati tutti colti e sovrastati dall’emotività e molto dispiaciuti per quanto avvenuto.

Come abbiamo sempre ribadito, i colori biancorossi sono importanti, come lo è la salvaguardia della storia di questa società, che non voleva essere messa in discussione con l’utilizzo di una terza divisa in una gara del campionato, per di più in limited edition, che rivisitava lo stile in chiave moderna, mantenendo però i colori che ci appartengono.

In occasione del centoventesimo anniversario della nascita del Vicenza, teniamo a confermare le iniziative che la società aveva pianificato nelle scorse settimane, come l’annuncio del progetto “Museo Biancorosso”, che saranno presentate nel dettaglio domani alle 10.30, in una conferenza aperta alla stampa.

Inoltre, abbiamo deciso di confermare l’invito alle nostre squadre del settore giovanile e alle loro famiglie, per un brindisi al quale parteciperanno anche i giocatori della prima squadra, dalle ore 19 di domani, mercoledì 9 marzo, in Casa Vicenza, presso lo stadio Romeo Menti.

L’ingresso sarà aperto anche agli sponsor e ai tifosi che volessero passare e partecipare per un saluto.

Celebrare il compleanno del Lane deve essere motivo di festa a prescindere, perché il Vicenza viene prima di tutto e va celebrato adeguatamente.

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