El Paìs: «La Serie A è il trionfo della mediocrità»
"Il paradosso di un campionato che non produce niente in Europa con 4 squadre che si giocano lo scudetto. Il Napoli sente troppo il peso della storia"

Db Milano 15/09/2021 - Champions League / Inter-Real Madrid / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Lautaro Martinez
In Serie A “la concorrenza ha un livello medio-basso chiaramente accreditato, non produce nulla da molto tempo in Europa e le stelle si stanno allontanando a poco a poco. Il calcio, nonostante il miraggio dell’ultimo Europeo vinto dalla Nazionale, non ha ripreso il vigore degli anni Novanta e Duemila e i fondi di investimento, soprattutto statunitensi, rilevano la situazione e si sono impadroniti della metà dei club”. El Pais, in cinque righe, riassume lo “spettacolo” del calcio italiano visto dall’estero.
Daniel Verdù scrive, affondando, che “la buona notizia è che, per la prima volta dopo tanti anni, quattro squadre (Milan, Napoli, Inter e Juventus) si giocano uno scudetto molto equilibrato nelle ultime 10 partite. Anche se questa lotta è dovuta a un inaspettato e gioioso trionfo della mediocrità piuttosto che alla qualità delle squadre. Era il peggiore dei tempi, era il migliore dei tempi, come scrisse Dickens”.
Per Verdù “l’origine del divertente paradosso va ricercata nella marcata ascesa e caduta della Juventus” e che “i nervi saranno l’unità di misura per decifrare la fine del campionato. Adesso il Milan è quello con meno pressione”.
“Il Napoli, che poche settimane fa ha perso un vantaggio effimero contro il Milan, sente il peso della storia. La festa per le strade della città potrebbe durare un anno. O due. Come nel 1990, l’ultima volta che la squadra partenopeo ha vinto lo scudetto, con Maradona. Nessuno vuole parlare apertamente di un tema che potrebbe essere in grado di innescare una nuova eruzione del Vesuvio, ma la tensione – come accaduto nella stagione in cui Maurizio Sarri accarezzò il titolo e lo perse assurdamente nell’aprile 2018 contro la Fiorentina – può far pagare i giocatori”.