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Serie A, caso plusvalenze, la Procura Figc chiude le indagini   

Juve, Napoli, Genoa, Samp ed Empoli avranno 15 giorni per difendersi. Poi si deciderà: rinvio a giudizio sportivo, davanti al Tribunale federale o archiviazione

Serie A, caso plusvalenze, la Procura Figc chiude le indagini   
Milano 07/07/2020 - campionato di calcio serie A / Milan-Juventus / foto Image Sport nella foto: Andrea Agnelli

Le indagini della Procura Figc sulle plusvalenze della Juventus e di altri dieci club si sono concluse. La notizia è stata data ieri sera dalla Juventus con una nota ufficiale pubblicata sul suo sito.

«Juventus comunica di aver ricevuto questa sera, unitamente ad altre 10 società di calcio italiane e relativi soggetti apicali, una ‘Comunicazione di chiusura delle indagini’ dalla Procura Federale presso la Figc in ordine alla valutazione degli effetti di taluni trasferimenti dei diritti alle prestazioni di calciatori sui bilanci e alla contabilizzazione di plusvalenze, in seguito alla segnalazione della Co.Vi.So.C., per l’ipotizzata violazione dell’articolo 31, comma 1, e degli articoli 31 6 e 4 del Codice di Giustizia Sportiva. Si precisa che l’atto notificato, riguardante taluni trasferimenti perfezionati negli esercizi 2018-19, 2019-2020 e 2020-21, non costituisce esercizio dell’azione disciplinare da parte della Procura Federale. La Società potrà ora avere accesso agli atti e articolare le proprie difese nei termini previsti dal codice confidando di poter dimostrare la correttezza del proprio operato».

Con la Juve, scrive la Gazzetta dello Sport, l’avviso è arrivato, in Serie A, anche a Napoli, Empoli, Sampdoria e Genoa, mentre in Serie B a Pisa e Parma, e in Lega Pro a Pescara e Pro Vercelli.

“Attenzione, non si tratta di deferimenti ma di un rischio di deferimenti. Ora le società hanno 15 giorni di tempo per consegnare le loro memorie difensive ed eventualmente chiedere di essere ascoltate. Soltanto a quel punto si deciderà: rinvio a giudizio sportivo, davanti al Tribunale federale o archiviazione. Insomma, i club dovranno convincere la procura guidata da Giuseppe Chinè delle loro ragioni e non sarà facilissimo. Si tratta presumibilmente solo di un primo filone del fronte plusvalenze, sono aperti altri fascicoli, ma le indagini sono ancora in corso e quindi è impossibile prevedere in questo momento il percorso degli accertamenti investigativi. Per questo l’Inter non figura nell’elenco nonostante l’indagine della Procura della Repubblica di Milano”.

 

 

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