Al Secolo: «Mi hanno fatto capire che non avevano più bisogno di me. In estate stavolta mi ritiro, ho sbagliato a continuare dopo l’Europeo»

Su Il Secolo XIX una lunga intervista a Goran Pandev. Dopo 6 anni e mezzo ha detto addio al Genoa, a sorpresa.
«Se penso al Genoa? Mi fa male, ovvio che fa male… i primi 4 giorni dopo l’addio non ho dormito. Non avevo paura di retrocedere ma al Genoa mi hanno fatto capire che non avevano più bisogno di me. E così ho compreso che ho fatto la scelta giusta, per sentirmi ancora vivo».
Racconta qual è stata la molla definitiva per l’addio:
«Quando sono andato in sede e ho visto gente felice che andassi via. Ero dispiaciuto ma ho capito che era finita. Quando ho detto della chiamata del Parma a Zarbano, Spors e agli altri dirigenti, nessuno mi ha detto “rimani, aiuta i ragazzi”. Mi hanno detto, “se hai deciso di andare, vai”. Si vedeva che erano contenti e ho voluto togliere il disturbo. Negli ultimi tre mesi mi sentivo di peso. E questo vale anche per altri dei vecchi. Sul mercato non sono arrivati calciatori esperti, nomi importanti, hanno puntato sui giovani, la linea è questa e ci sta: questi ragazzi sono il futuro, possono diventare fenomeni ma nel calcio è tutto da vedere».
In estate si ritira?
«Sì, stavolta sì. Forse ho sbagliato a continuare dopo l’Europeo ma volevo chiudere davanti ai tifosi del Genoa, al nostro pubblico, ci tenevo. Ora l’importante è che il Genoa si salvi, poi sarei felice di venire allo stadio a salutare la gente. Per Italia-Macedonia non ci sarò».