La campionessa dello Short Track: “Non rimetto me stessa, il mio allenatore, la mia famiglia nella situazione in cui sono stata fino adesso”

“Ho passato una notte in bianco, ho ancora i brividi, però stamattina con calma ho riguardato i video, il mio fan club. Vedere la gioia, le lacrime, delle persone a cui voglio bene mi hanno fatto capire che ne è valsa la pena vivere tutto quello che ho passato”. E Arianna Fontana quello che passato l’ha esplicitato in conferenza stampa, fresca dell’oro olimpico a Pechino. Tramutando una festa in attacco bello dritto alla Federazione. Il giorno dopo ne ha ancora, la campionessa dello Short track:
“Per esserci come atleta a Milano-Cortina nel 2026, devono cambiare un po’ di cose… Se le cose non cambiano mi vedrete in un’altra veste. Non rimetto me stessa, il mio allenatore, la mia famiglia nella situazione in cui sono stata fino adesso”.
Ieri aveva detto:
“Dopo le Olimpiadi di Pyongyang, la prima stagione ci sono stati atleti maschi che mi prendevano di mira sul ghiaccio facendomi cadere. Provavano ad attaccarmi ogni volta che ne avevano l’occasione. Per la mia incolumità non era più sicuro allenarmi con il team in Italia, è il motivo per cui siamo andati in Ungheria, la Federazione non mi ha aiutato molto sulla decisione di aver mio marito Anthony Lobello come coach. Lui è stato molto importante per l’oro a Pyongyang, allora anche in federazione sembravano molto felici, non so perché abbiano cambiato idea. Andarmene è stata la decisione migliore e infatti oggi ho vinto un altro oro”.