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Bajrami trequartista moderno che segnò due gol al Napoli in Coppa Italia

Il fantasista albanese, classe 99′, si mise in mostra allo Stadio Maradona lo scorso gennaio con l’Empoli. Ora incanta la A: 9 gol e 6 assist stagionali

Bajrami trequartista moderno che segnò due gol al Napoli in Coppa Italia
Empoli 15/08/2021 - Coppa Italia / Empoli-Vicenza / foto Image Sport nella foto: Nedim Bajrami

Due gol allo Stadio Maradona di Napoli. Li segnò Nedir Bajrami la scorsa stagione. L’Empoli arrivava a Napoli per gli ottavi di Coppa Italia. Il fatto che una squadra di B affrontasse una delle compagini più forti (sulla carta) del campionato di Serie A faceva pensare a una partita dagli esiti scontati. Così non fu. Per i partenopei fu un match ostico, difficilissimo. L’Empoli era allenato da Dionisi l’attuale allenatore del Sassuolo ed era nettamente la migliore squadra del campionato cadetto. Alla fine gli azzurri vinsero 3 a 2, segnò Petagna all’ultimo momento dopo Di Lorenzo e Lozano, che era nel suo periodo migliore, straripante. In mezzo ci sono stati i due gol bellissimi di Bajrami: un destro straordinario dal limite dell’area al trentatreesimo – che pareggiò la prima volta i conti – e un altro tiro dalla lunghissima distanza al sessantottesimo. Due gol che dimostravano una balistica fuori dal comune. Per un ragazzo che giocava in Serie B dev’essere stato un pomeriggio memorabile.

Quella partita era forse un assaggio di quello che il 10 dell’Empoli (anche se l’anno scorso vestiva la 11) avrebbe messo in mostra in questo campionato. Non sempre l’adattamento alla massima serie è facile. Andreazzoli ha avuto la bravura di aspettare Bajrami, di metterlo anche in panchina quando è servito, e di rilanciarlo al momento giusto. Oggi si gode uno dei talenti più interessanti del campionato. L’albanese ha segnato già nove gol stagionali, tra campionato e Coppa Italia. Ha anche servito sei assist, uno oggi di pregevole fattura a Pinamonti, dopo un coast to coast.

Verrebbe da dire che è un trequartista moderno, di quelli che possono giocare in (quasi) tutti i ruoli dalla cintola in su. Uno di quelli per cui è ancora difficile individuare un ruolo ben definito: è un fatto comune a tanti talenti del panorama europeo, una tendenza che conferma un cambiamento radicale nel modo di interpretare il calcio. Chi è forte gioca, essere versatile è un pregio. Bajrami ha classe, ha colpi, ha un buon tempo nell’inserimento senza palla ma ha anche una fisicità importante: è tosto, non lo sposti, è strutturato. Non sorprenderebbe un’ulteriore arretramento del raggio d’azione, non gli è precluso. Soprattutto per una certa stoffa caratteriale: tiene i palloni che scottano, gestisce la manovra della sua squadra. Ed è un classe 99. Ha ventidue anni, ampi margini di miglioramento. L’impressione è che trattenerlo, per Corsi, sarà difficile già questa estate. Un altro colpo grosso dello scouting di un club che ha dimostrato, in tutti questi anni, che coi giovani ci sa fare eccome.

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