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Napoli-Samp, D’Aversa: «Non dobbiamo abbatterci per le difficoltà, ma trasformarle in energia positiva»

«Abbiamo fallito un match point a Cagliari e ora dobbiamo essere bravi e volenterosi per riprenderci qualcosa in una trasferta difficile come quella di Napoli»

Napoli-Samp, D’Aversa: «Non dobbiamo abbatterci per le difficoltà, ma trasformarle in energia positiva»

Dopo la sconfitta inattesa contro il Cagliari di Mazzarri, la Sampdoria atterra a Napoli per giocare contro gli azzurri allo Stadio Diego Armando Maradona. Queste le dichiarazioni del tecnico dei blucerchiati, D’Aversa.

Sicuramente non dobbiamo lasciarci abbattere dalle difficoltà e dalle assenze. È vero che mancherà Antonio Candreva, come mancheranno anche altri giocatori, ma nelle difficoltà dobbiamo essere bravi a ragionare, andare oltre, perché comunque affrontiamo una squadra molto forte. Il Napoli, dentro delle difficoltà che hanno anche loro, ha fatto una prestazione ed un risultato importante a Torino contro la Juventus, quindi questo sta a significare che a fare la differenza è il modo in cui si interpretano le cose. Le difficoltà ci sono, ma guai a partire remissivi. Bisogna cercare di di trasformare le difficoltà in energia positiva e dare qualcosa in più. Perché per far risultato uno stadio così importante, contro una squadra così forte, bisogna andare oltre. Da parte nostra, mentalmente, ci deve essere la predisposizione ad andare oltre.

Tanti indisponibili, tanto che il nuovo acquisto Rincon potrebbe già partire titolare.

Partiremo per questa trasferta molto probabilmente con 5 difensori di numero, però è inutile starsi a piangere addosso. Siamo usciti da una burrasca ma nel girone di ritorno si resetta tutto, abbiamo fallito un match point a Cagliari e ora dobbiamo essere bravi e volenterosi per riprenderci qualcosa in una trasferta difficile come quella di Napoli. Ho parlato stamani con Rincon,  mi ha dato la disponibilità, eventualmente anche  per partire dall’inizio. Dovremo fare delle valutazioni per vedere come stanno e gli altri giocatori perché nella normalità mettere in campo un giocatore dopo un solo allenamento non è l’ideale. Nell’emergenza eventualmente si può anche valutare questo. 

Sulla situazione emergenziale data dalla pandemia.

Bisogna cercare di tracciare una linea comune, visto che è una situazione che abbiamo già vissuto in passato. Però ci sono gli organi competenti su questo, quindi non vorrei esprimermi più di tanto. È chiaro che però  ci deve essere, in qualsiasi decisione si prenda, uniformità di trattamento. Sennò si rischia di falsare il campionato.

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